Gateway 2025

Intelligenza artificiale e turismo: la rivoluzione è già iniziata. Il successo di GatewAI a Bergamo

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Dalla personalizzazione dei viaggi alla gestione dei flussi turistici: l’intelligenza artificiale è sempre più protagonista nel settore travel. A Bergamo, la prima edizione di GatewAI ha riunito esperti e istituzioni per fare il punto su opportunità, sfide e scenari futuri

L’intelligenza artificiale sta riscrivendo le regole del turismo. Personalizzazione, efficienza operativa, analisi predittiva: sono queste alcune delle parole chiave emerse durante la prima edizione di GatewAI, la Conferenza Nazionale dell’Intelligenza Artificiale nel Turismo, organizzata da Guida Viaggi e Turismi.ai. Un evento che ha radunato esperti, istituzioni e aziende per esplorare le infinite potenzialità dell’AI applicata al travel.

AI e turismo: un binomio sempre più strategico

L’AI si sta affermando come alleato prezioso per tutta la filiera turistica. Grazie a sofisticati algoritmi, è in grado di analizzare grandi volumi di dati e restituire soluzioni su misura per viaggiatori, operatori e destinazioni. Dalla creazione di itinerari personalizzati alla previsione dei flussi turistici, fino al supporto in tempo reale nella riprotezione dei viaggiatori, i vantaggi sono evidenti.

Edoardo Colombo, presidente di Turismi.ai, ha sottolineato:

“Abbiamo l’ambizione di creare un ecosistema dove tecnologia, turismo, istituzioni e accademia dialoghino costantemente. Con quasi 200 soci, Turismi.ai vuole guidare questo cambiamento, offrendo conoscenza, strumenti e occasioni di confronto”.

Oltre 500 i partecipanti accorsi a Bergamo. Il programma ha alternato panel, workshop e interventi istituzionali di rilievo. Tra questi, Misa Labarile (Commissione Europea), Marina Lalli (Federturismo), Federico Lasco (Ministero del Turismo), Barbara Mazzali (Regione Lombardia) e Alessandra Priante (ENIT), che hanno evidenziato l’urgenza di integrare la tecnologia nei processi di sviluppo turistico sostenibile.

Uno dei momenti centrali è stata la presentazione del white paper “Innovazione e Turismo: scenari e opportunità nell’era digitale”, curato da Repower in collaborazione con Turismi.ai. Il documento pone al centro la gestione dei dati in tempo reale e il concetto di smart destination, dove AI e analytics diventano strumenti fondamentali per l’efficienza e la sostenibilità delle destinazioni.

Le case history: Mastercard, Almawave, Google

Mastercard, grazie ai suoi modelli di analisi dei flussi di spesa, riesce a stimare l’impatto economico del turismo con un’accuratezza del 90%. “Conosciamo dove, quanto e come si spende – ha spiegato Saverio Mucci, vice president government industry lead Mastercard e l’AI ci aiuta a prevedere l’andamento delle stagioni e il ritorno degli investimenti”. Informazioni vitali per enti pubblici e operatori privati che possono così modellare l’offerta in modo sempre più preciso.

Almawave, con il suo modello linguistico proprietario Velvet, offre soluzioni di natural language processing per il settore. “L’obiettivo – spiega Vincenzo Sciacca, head of product Almawave – è offrire agli operatori strumenti customizzabili, controllati e sostenibili, mantenendo la centralità dell’etica e della privacy”.

Anche Google ha presentato le sue ultime innovazioni: dal price tracking agli itinerari personalizzati con Gemini, fino alla realtà aumentata integrata in Google Maps. L’obiettivo? Semplificare ogni fase del viaggio, dall’ispirazione fino all’esperienza sul posto.

Robot, etica e nuove competenze

Il professor Bruno Siciliano (Università Federico II di Napoli) ha esplorato il mondo della robotica, distinguendola dall’AI per la sua componente fisica. Ha però ribadito la necessità di un approccio etico: “La tecnologia deve servire l’uomo, non sostituirlo”.

Anche il mondo dell’hospitality si trasforma: molte strutture, come gli hotel del gruppo BWH, integrano assistenti virtuali come Alexa per semplificare la vita agli ospiti. E secondo Francesca Benati (Amadeus), “l’AI è un superpotere che accompagna l’utente in ogni fase: dalla prenotazione all’assistenza”.

A portare una riflessione inedita è stato Mons. Giulio Dellavite, delegato della Diocesi di Bergamo, che ha invitato a non temere l’AI, ma a coltivare empatia e senso dell’umano: “Non abbiamo paura dei robot, ma di non sapere più chi siamo. Serve un’educazione all’etica dell’algoritmo”.

Verso GatewAI 2026

La seconda edizione è già in programma per il prossimo anno. Paolo Bertagni, presidente di GiVi e direttore di Guida Viaggi, ha concluso:

GatewAI è solo l’inizio. Continueremo a lavorare per rendere l’AI uno strumento al servizio di un turismo più intelligente, sostenibile e umano“.

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