Il Director Sales Middle East del Lufthansa Group Airlines racconta l’importanza della regione per la connettività globale del Gruppo e il ruolo chiave degli hub europei nella strategia.
Il Medio Oriente rappresenta un punto nevralgico per il futuro del trasporto aereo secondo il Lufthansa Group. A confermarlo è Luis Monreal, Director Sales Middle East per Lufthansa Group Airlines, che abbiamo incontrato durante l’Arabian Travel Market di Dubai, per parlare dell’espansione del gruppo nella regione del Golfo, delle potenzialità della connettività via hub e delle nuove strategie legate al traffico point-to-point.
Il Medio Oriente nella strategia Lufthansa
Qual è la presenza attuale del Lufthansa Group nel Medio Oriente?
Abbiamo una presenza significativa e in costante crescita in diversi Paesi del Medio Oriente. Attualmente colleghiamo 11 città in 8 Paesi della regione con la Germania, e se consideriamo l’intero Lufthansa Group – quindi anche SWISS, Austrian Airlines e in futuro anche ITA Airways – il numero delle destinazioni aumenta ulteriormente. Questo dimostra quanto il Medio Oriente sia strategico per la nostra rete.
Che tipo di passeggeri servite in questa regione?
Vediamo una grande diversità nei nostri passeggeri. Non si tratta solo di viaggi verso la Germania, ma anche verso molte altre destinazioni europee. Il nostro vero punto di forza è proprio questa varietà: molti passeggeri iniziano il loro viaggio dal Medio Oriente per poi proseguire verso tutta Europa, sfruttando i nostri hub.
L’importanza della logica hub
Qual è il valore aggiunto del sistema hub per Lufthansa?
Il sistema hub è il cuore della nostra strategia. Offre flessibilità, efficienza e connessioni rapide. I nostri passeggeri vedono i vantaggi di viaggiare via Francoforte o Monaco. Ma ora, con l’ingresso di Fiumicino come nuovo hub – un aeroporto moderno e classificato 5 stelle Skytrax – la nostra rete è ancora più competitiva. Avere 5 o 6 hub operativi ci rende unici e ci permette di offrire un’esperienza davvero flessibile.
Con più hub, cambia anche la geografia delle vendite?
Assolutamente. Un hub non dipende solo dal Paese in cui si trova: la connettività e la capacità di offrire voli intercontinentali rendono ogni hub una piattaforma globale. Grazie ai nostri molteplici hub, possiamo ridurre la dipendenza da un’unica posizione e diversificare le vendite in tutto il mondo.
Avete notato cambiamenti nel traffico point-to-point, soprattutto nella regione GCC?
Sì, il traffico punto-a-punto sta crescendo, soprattutto nel Medio Oriente. In particolare, Eurowings – la nostra compagnia low-cost a valore aggiunto – sta aumentando la sua presenza nella regione GCC (ndr: Gulf Cooperation Council rappresenta sei Paesi: Bahrain, Kuwait, Oman, Qatar, Saudi Arabia, and the United Arab Emirates). Questo dimostra l’attrattività del mercato, sia per il leisure sia per i viaggiatori corporate europei che visitano il Golfo.
Berlino è una destinazione emergente per i passeggeri business dal Medio Oriente?
Sì, assolutamente. Oltre al traffico turistico, registriamo una crescita del traffico business verso Berlino. Questo dimostra come le città tedesche stiano diventando poli attrattivi non solo per il turismo, ma anche per il mondo corporate, anche dal Medio Oriente.
Lufthansa continuerà dunque a investire nella connettività globale facendo leva su un sistema di hub evoluto e sulla crescente domanda nei mercati strategici come il Medio Oriente. La flessibilità e l’ampia rete del gruppo sono oggi più che mai un vantaggio competitivo per intercettare flussi turistici e business da tutto il mondo.
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