Tavolo Compagnie Ferroviarie Beyond The Borders

Il treno è (quasi) pronto per il business travel, molte le nuove sfide

In questo articolo

Al tavolo sul trasporto ferroviario dell’evento “Beyond the Borders”, moderato da Giulia De Felice di BusinessMobility.Travel, esperti e travel manager si sono confrontati su criticità e potenzialità del sistema ferroviario italiano

Quattro sono stati i tavoli di approfondimento presenti a “Beyond The Borders”, l’evento business travel di Lab Sumo che ha visto la presentazione di una survey fatta su oltre 100 travel manager delle maggiori aziende italiane.

Durante il panel dedicato al trasporto ferroviario, introdotto e moderato da Giulia De Felice, giornalista di BusinessMobility.Travel, i dati sono stati neetti: Trenitalia domina con il 76% delle preferenze tra i travel manager, seguita da Italo (16%) e Trenord (8%). L’incumbent gode di un vantaggio competitivo legato soprattutto alla frequenza dei collegamenti, in particolare sull’asse Milano-Roma.

La frequenza è uno dei fattori chiave per il business travel” ha spiegato Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università Bicocca e CEO di TRA Consulting. “In Italia, sulla tratta Milano-Roma circolano 164 treni al giorno, di cui 100 operati da Trenitalia e 64 da Italo. In confronto, su Madrid-Barcellona ce ne sono 90 e su Parigi-Lione appena 60“.

Leonardo Cesarini, Chief Commercial Officer Trenord

Leonardo Cesarini, Chief Commercial Officer Trenord ha aggiunto:

I numeri confermano che l’alta velocità è una leva strategica. Ma non possiamo fermarci: serve ampliare la rete e migliorare le performance nei nodi urbani più critici, dove la commistione con traffico regionale e merci crea inevitabili congestioni“.

Milano-Roma regina del business travel

Il 50% dei travel manager ha indicato la tratta Milano-Roma come la più utilizzata. La concorrenza con l’aereo è stata vinta dal treno grazie a tempi competitivi e alla comodità del centro-centro. Tuttavia, una criticità resta evidente: la connessione Wi-Fi instabile.

Accendi il PC e cerchi di lavorare… ma spesso è come essere in un rifugio in Trentino” ha ironizzato Giulia De Felice. Un disagio noto ai viaggiatori d’affari, che si aspettano di poter lavorare senza interruzioni durante il tragitto.

Andrea Giuricin, docente di economia dei trasporti all’Università Bicocca e CEO di TRA Consulting

Andrea Giuricin ha chiarito: “Il servizio ferroviario italiano è competitivo rispetto ad altri paesi europei, ma per rispondere davvero alle esigenze dei business traveller servono investimenti sulla qualità dell’esperienza, in particolare sulla connettività e sull’affidabilità“.

I ritardi mettono a rischio la produttività

Tra le principali criticità segnalate dai travel manager: ritardi (59%), connessione instabile (17%) e, in misura minore, cancellazioni. “Quando i ritardi diventano frequenti, la qualità della vita lavorativa ne risente” ha sottolineato Alberto Dalle Molle, Global Travel Manager di PQE Group.

Dalle Molle ha raccontato il caso di un consulente costretto a rinunciare a un progetto a Bari, per l’insostenibilità dei lunghi viaggi in treno da Firenze con frequenti ritardi: “Alla fine lo abbiamo spostato su Bologna con volo, perché il treno non era più un’opzione credibile”.

Leonardo Cesarini ha voluto precisare: “Per quanto riguarda Trenord la puntualità è tornata all’80% nei primi mesi del 2025, ma i lavori infrastrutturali, necessari e massicci, impattano il servizio. Solo su Milano transitano 3.400 treni al giorno: gestire traffico ad alta velocità, regionale e merci sugli stessi binari è una sfida ingegneristica e operativa costante”.

Rimborso rapido: un punto a favore

Una nota positiva emersa dal dibattito è la relativa efficienza nel sistema di rimborsi. “Funziona, ma se hai qualcuno che te lo gestisce” ha commentato Dalle Molle. “Il problema è capire a chi spetta il rimborso: all’azienda o al dipendente? E come lo registri a bilancio?“.

Alberto Dalle Molle, Global Travel Manager di PQE Group

Un’incertezza che, secondo i partecipanti del panel, richiede maggiore chiarezza e strumenti automatizzati per semplificare la gestione interna dei disservizi.

Inclusività e sostenibilità: passi avanti, ma il Wi-Fi resta la priorità

Nelle conclusioni della round table, Giulia De Felice ha ricordato l’importanza di ragionare in ottica di servizi aggiuntivi. “Il business travel è sempre più attento a inclusione, accessibilità e digitalizzazione. Ma se il Wi-Fi non funziona, l’esperienza rimane carente“.

Cesarini ha confermato che gli operatori stanno investendo: “Stiamo lavorando per migliorare la copertura del Wi-Fi anche su tratte regionali, ma non è solo una questione ferroviaria: dipende dalle infrastrutture digitali e dalla collaborazione con gli operatori di rete. È un processo che richiede tempo, ma è strategico per il viaggiatore corporate“.

Pe tirare le somme il trasporto ferroviario italiano è pronto, ma non ancora completamente ottimizzato per le esigenze del business travel. La frequenza delle tratte e l’efficienza dei collegamenti fanno la differenza, ma la connessione stabile e la gestione puntuale delle informazioni restano le sfide da affrontare. La direzione è quella giusta, ma il viaggio è ancora in corso.

Leggi Anche: Beyond the Borders: il 19 giugno a Milano il primo evento firmato BusinessMobility.Travel

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