Il 2025 si è aperto con un’impennata di attività per gli scali italiani. Nei primi sei mesi dell’anno, la media giornaliera delle ore di attività dei mezzi di servizio aeroportuali (Ground Support Equipment – GSE) ha registrato un incremento del +27% rispetto allo stesso periodo del 2024. A rilevarlo è l’Osservatorio di Targa Telematics, leader globale nelle soluzioni digitali per la mobilità connessa e l’IoT.
Un contributo decisivo all’aumento è arrivato dai ponti pasquali e post-pasquali, che hanno favorito un’intensificazione dei voli e quindi delle operazioni a terra. Proprio nel periodo di Pasqua si è toccato il picco assoluto, con un aumento del +35% delle ore lavorate rispetto al 2024 — ben oltre la media europea (+13%) — e punte massime del +45%.
Un comparto in movimento
La crescita non si è fermata alle ore lavorate: nel primo semestre 2025 è stato rilevato anche un aumento del +30% delle unità inflottate, ovvero dei mezzi operativi in servizio all’interno degli aeroporti (scalette, autobus per passeggeri, carrelli, mezzi di carico/scarico, GPU, ecc.). Un segnale che riflette il dinamismo dell’intero ecosistema aeroportuale italiano.
Italia oltre la media mondiale
La performance italiana si è distinta anche nel confronto internazionale: il +27% registrato nel nostro Paese supera ampiamente la media globale, ferma al +7%, e batte anche un mercato maturo come il Regno Unito, che si è attestato su un comunque positivo +11%.
Se il trend dovesse proseguire anche nella seconda parte dell’anno, il 2025 potrebbe chiudersi con numeri record per il traffico aeroportuale e per l’intera filiera dei servizi di supporto a terra.
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