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BT Mag, il tg del Business Travel | 22 luglio 2025

In questo articolo

È online la ventitreesima edizione di BT Mag. Tra i temi: come cambiano i visti per chi viaggia per lavoro. Dall’ESTA raddoppiato negli Stati Uniti, all’esenzione temporanea per la Cina, fino al nuovo visto unico in arrivo nei Paesi del Golfo. Cosa sapere (subito) per viaggiare smart e senza sorprese.

È online la ventitreesima edizione di BT Mag, l’appuntamento dedicato al business travel.

Oggi parliamo di una questione molto concreta per chi viaggia all’estero per lavoro: i visti.

Negli ultimi mesi sono cambiate le regole per entrare in tre aree strategiche: Stati Uniti, Cina e Paesi del Golfo.
Vediamo, in modo chiaro e pratico, cosa cambia davvero.

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Stati Uniti – L’ESTA costa quasi il doppio

Negli Stati Uniti, dal 26 maggio, è aumentato il costo dell’ESTA, il modulo elettronico necessario per entrare nel Paese, anche solo per uno scalo. Si passa da 21 a 39 dollari a persona.

L’ESTA è valido per due anni, ma è legato al passaporto: se si rinnova il documento, l’autorizzazione va rifatta da capo. E si applica a tutti i viaggiatori, inclusi i minori.

Il governo americano ha giustificato l’aumento con la necessità di finanziare nuove campagne di promozione turistica verso gli USA.

Leggi anche: Viaggi negli USA sempre più cari: ESTA quasi raddoppiato

Cina – Ingresso senza visto fino a dicembre 2025

La Cina ha invece temporaneamente eliminato l’obbligo di visto per i cittadini di 74 Paesi, inclusa l’Italia.
La misura è valida fino al 31 dicembre 2025.

È possibile entrare senza visto per un massimo di 15 giorni, per motivi di turismo, affari o visite a familiari. Non è richiesta alcuna procedura preventiva: basta avere un passaporto con almeno sei mesi di validità.

Una semplificazione pensata per facilitare il ritorno dei flussi internazionali dopo le restrizioni imposte durante la pandemia.

Leggi anche: Cina, ingresso senza visto per i turisti di 74 Paesi: l’elenco completo e cosa cambia

I Paesi del Golfo– In arrivo un visto unico per sei Paesi

Infine, nei Paesi del Golfo è in fase avanzata un progetto di visto unico regionale. Coinvolgerà sei Stati: Emirati Arabi, Arabia Saudita, Qatar, Oman, Bahrein e Kuwait. Il nuovo sistema dovrebbe entrare in vigore entro il 2025.

Il modello sarà simile a quello dell’area Schengen: un’unica autorizzazione permetterà di muoversi liberamente tra tutti e sei i Paesi, senza dover richiedere visti separati.

Un cambiamento importante per chi lavora su più mercati regionali, partecipa a eventi internazionali o gestisce progetti transfrontalieri.

Leggi anche: Visto unico per i Paesi del Golfo entro il 2025. Come ottenerlo

In sintesi:

  • Negli Stati Uniti, l’ESTA resta obbligatoria ma ora costa quasi il doppio.
  • In Cina, fino a dicembre 2025 si può entrare senza visto, per soggiorni brevi.
  • Nei Paesi del Golfo, è in arrivo un visto unico per sei Stati entro il 2025.

Per chi viaggia per lavoro, conoscere queste novità è essenziale. Permette di pianificare meglio, risparmiare tempo e gestire i costi in modo più efficiente.

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