Un massiccio cyberattacco ha colpito la compagnia aerea russa Aeroflot, provocando nella giornata del 28 luglio la cancellazione di oltre 50 voli, in particolare presso l’aeroporto internazionale di Sheremetyevo, a Mosca. Secondo quanto riportato da fonti ufficiali e media internazionali, l’attacco avrebbe causato gravi danni all’infrastruttura IT della compagnia, portando alla distruzione di oltre 7.000 server. Diverse rotte, tra cui quelle verso Minsk e Yerevan, sono state coinvolte, con almeno altri 10 voli in ritardo.
A rivendicare l’azione sono stati due gruppi di hacker: uno ucraino e uno bielorusso. In una dichiarazione apparsa online, riportata da Reuters e The Moscow Times, il gruppo Silent Crow, insieme ai bielorussi Cyberpartisans By, ha affermato di essere responsabile dell’attacco, collegando l’azione alla guerra in Ucraina. Le fonti sottolineano tuttavia che l’autenticità del messaggio non è stata verificata in modo indipendente, e da parte di Aeroflot non sono giunte conferme ufficiali sulla rivendicazione.
Secondo quanto diffuso, l’obiettivo principale del cyberattacco sarebbe stato il software interno della compagnia, causando un “guasto tecnico” che ha compromesso operazioni e servizi. Il gruppo hacker ha anche minacciato di pubblicare dati personali dei passeggeri russi, aggravando ulteriormente la portata dell’incidente.
Il Governo ammette l’attacco informatico, la Procura indaga
A seguito dell’attacco, la Procura generale della Russia ha aperto un’indagine per “accesso illegale” ai sistemi informatici, confermando ufficialmente che Aeroflot è stata vittima di un attacco informatico. La notizia è stata rilanciata anche dall’agenzia statale russa Tass.
La reazione del Cremlino non si è fatta attendere: il portavoce del presidente Putin, Dmitri Peskov, ha definito la vicenda “preoccupante”, aggiungendo che il governo è in attesa di chiarimenti da parte del Ministero dei Trasporti e della compagnia. “Le informazioni che leggiamo sono allarmanti. La minaccia degli hacker è concreta per tutte le aziende che forniscono servizi essenziali alla popolazione“, ha dichiarato Peskov.
Il caso mette nuovamente sotto i riflettori la vulnerabilità delle infrastrutture critiche e alimenta le tensioni in un contesto già instabile a livello geopolitico. Sul piano operativo, Aeroflot ha avviato operazioni di ripristino dei sistemi, ma non ha ancora chiarito l’entità del danno né fornito un cronoprogramma per il ritorno alla piena operatività.
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