California, Emirati Arabi, Cina e… ora anche l’Africa, con il Ruanda. Grazie – siamo in un’Africa sempre più “colonizzata” dalla Cina dopotutto – al costruttore cinese EHang, nei cieli del Ruanda si è avuta infatti una dimostrazione dell’eVtol elettrico a decollo e atterraggio verticale EH216-S che già nella madrepatria sta già operando alcuni servizi di transfer. E’ stato il Governo del paese africano insieme a China Road and Bridge Corporation e alla stessa EHang, a volere questo test con cui punta a diventare hub dell’innovazione aeronautica africana.
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I taxi volanti nei cieli del Ruanda: primo volo di un eVtol in Africa
Il volo è il primo di un eVtol nel continente, con il Ruanda che vuole “diventare pioniere della tecnologia aeronautica con il primo taxi volante senza pilota” come ha detto il direttore della China Road and Bridge Corporation Huang Qilin ai margini dell’Aviation Africa Summit and Exhibition che si è svolta tra il 4 e il 5 settembre nella capitale ruandese Kigali.
La manifestazione è stata aperta dal presidente ruandese Paul Kagame, che ha lanciato un appello ai Paesi africani affinché aprano i loro cieli e investano in un settore aeronautico forte e più dinamico. Perché l’alto costo dei viaggi aerei rimane un ostacolo al turismo e alla connettività in tutta l’Africa: “Il turismo intra-africano è solo del 15%. Perché? Perché il trasporto aereo è costoso”. Infatti nonostante la crescita costante della domanda, l’Africa rappresenta meno del 5% del traffico aereo globale: “Entro il 2044, quando si prevede che il traffico raddoppierà, dovremmo essere pronti con cieli sicuri ed efficienti e uno spazio aereo africano unico e veramente omogeneo”. E magari con servizi eVtol a larga scala a portare business man e turisti dalle città agli aeroporti e viceversa.
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