La Cina è in stato di massima allerta per l’arrivo del super tifone Ragasa, il più potente del 2025 e uno dei più forti mai registrati nella regione. Classificato come uragano categoria 5, i suoi effetti più devastanti sono attesi nella provincia meridionale del Guangdong e a Hong Kong, dove la popolazione si sta preparando a ore critiche.
Il tifone, che ha già attraversato le Filippine settentrionali con venti distruttivi e forti piogge, ha costretto il presidente Ferdinand Marcos Jr. a dichiarare l’allerta nazionale e a mobilitare le agenzie per la gestione dei disastri. Le autorità filippine hanno disposto evacuazioni di massa e chiuso scuole e uffici, mentre i primi bilanci parlano di frane e allagamenti diffusi.
La Cina si prepara al peggio
In Cina, la risposta è stata immediata. Il governo del Guangdong ha elevato l’allerta al livello 1, il più alto previsto, e ha ordinato la sospensione di scuole, fabbriche e attività commerciali in numerose città costiere. Oltre 371.000 persone sono state evacuate preventivamente, mentre elicotteri, droni e decine di migliaia di soccorritori sono stati messi a disposizione per affrontare l’emergenza. Anche a Hong Kong la situazione è critica: l’Osservatorio meteorologico locale ha emesso il segnale numero 8, uno dei più alti nella scala di allerta, che ha comportato la chiusura di scuole, uffici e attività non essenziali.
Centinaia i voli internazionali sospesi
Secondo i meteorologi, Ragasa porta con sé venti con raffiche che superano i 220 chilometri orari, onde anomale e mareggiate in grado di innalzare il livello del mare fino a cinque metri in alcune aree costiere. Le autorità temono danni ingenti alle infrastrutture leggere, alberi sradicati, smottamenti nelle aree collinari e interruzioni nella fornitura di energia elettrica. I cittadini sono stati invitati a rimanere in casa e a proteggere porte e finestre con barriere improvvisate, mentre gli scaffali dei supermercati di Guangdong e Hong Kong sono stati presi d’assalto per scorte di cibo e acqua.
Un capitolo particolarmente critico riguarda i trasporti. A Hong Kong, l’aeroporto internazionale ha annunciato una sospensione significativa delle operazioni, con pesanti ricadute sui collegamenti aerei da e per la città. Disagi simili si registrano anche negli scali del Guangdong, dove i voli sono stati interrotti già nella mattinata di martedì, paralizzando uno snodo strategico del traffico aereo internazionale.
- Hong Kong International Airport: sospensione delle operazioni passeggeri per circa 36 ore, da martedì sera a giovedì mattina
- Cathay Pacific: circa 500 voli annullati, HK Express oltre 100, Hong Kong Airlines 90 Greater Bay Airlines 23
- Shenzhen Bao’an: cancellati oltre 500 voli (partenze e arrivi)
- Guangzhou: stop totale ai voli fino a mercoledì sera
- Zhuhai: almeno 21 voli cancellati già martedì
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