Dopo il movimento Bloquons tout del 10 settembre e lo sciopero interprofessionale del 18 settembre, il 2 ottobre 2025 i trasporti parigini torneranno a bloccarsi. L’appello arriva dall’intersindacale composta da otto sigle nazionali (CFDT, CGT, FO, CFE-CGC, CFTC, UNSA, FSU e Solidaires), che ha deciso di proclamare una nuova mobilitazione dopo il fallimento dei negoziati con il premier Sébastien Lecornu, lo scorso 24 settembre a Matignon.
SNCF e RATP unite: rischio paralisi
Per la prima volta, i quattro sindacati rappresentativi della SNCF (CGT Cheminots, Unsa Ferroviaire, Sud Rail e CFDT Cheminots) e i quattro maggioritari della RATP (CGT, FO, Unsa-Mobilité e CFE-CGC) hanno deciso di agire insieme.
Questa convergenza lascia prevedere disagi molto più gravi rispetto al 18 settembre, quando – secondo dati SNCF – il 90% dei TGV aveva comunque circolato. Le federazioni hanno diffuso un volantino congiunto che invita a una “mobilitazione massiccia, attraverso scioperi e manifestazioni” in tutta la regione parigina.
Perché i ferrovieri scioperano
I sindacati chiedono un aumento generale dei salari e denunciano la gestione “austera” di SNCF, accusata di erodere le garanzie collettive dei lavoratori con l’apertura alla concorrenza e lo smembramento delle divisioni aziendali.
Julien Troccaz, segretario federale di Sud Rail, ha dichiarato a BFMTV: “È il momento di scioperare duramente. Il governo non è mai stato così fragile: vogliamo migliorare la vita quotidiana e cambiare il futuro dei ferrovieri”.
Quali disagi aspettarsi il 2 ottobre
Durante lo sciopero del 18 settembre, oltre 10.000 dipendenti RATP avevano aderito, causando un traffico “molto perturbato” nella metro: diverse linee (2, 3, 3bis, 5, 6, 7bis, 8, 11 e 12) erano rimaste attive solo nelle fasce di punta 6.30-10.00 e 16.30-19.30. Soltanto le linee automatiche 1, 4 e 14 avevano mantenuto regolarità.
Anche autobus e tram avevano subito cancellazioni diffuse, mentre i treni regionali TER e Intercités erano stati fortemente ridotti. Per il 2 ottobre, lo scenario potrebbe essere ancora più critico, con possibili stop anche per i TGV.
Consigli pratici per turisti e pendolari
Chi si trova a Parigi il 2 ottobre dovrà pianificare con attenzione i propri spostamenti. Ecco alcune soluzioni alternative:
- Linee automatiche della metro: le linee 1, 4 e 14, non dipendendo dai macchinisti, dovrebbero restare in servizio regolare. Sono quindi le più affidabili per muoversi tra le zone centrali.
- Servizi di bike sharing: il sistema pubblico Vélib’ Métropole dispone di oltre 1.400 stazioni e 20.000 biciclette, inclusi modelli elettrici, perfetti per spostarsi rapidamente evitando la metro.
- Car sharing e taxi: servizi come Free2Move, Zity o Share Now possono essere un’opzione, ma si prevedono forti aumenti di domanda. Meglio prenotare con anticipo.
- App di mobilità: piattaforme come Citymapper o l’app ufficiale RATP forniscono aggiornamenti in tempo reale su linee attive e tempi di attesa.
- Traghetti urbani: la rete fluviale Batobus, che collega la Tour Eiffel, il Louvre e Notre-Dame lungo la Senna, può essere un’alternativa turistica e pratica per raggiungere le principali attrazioni.
- Camminare: molte attrazioni turistiche di Parigi si trovano a pochi chilometri di distanza. Dal Louvre a Notre-Dame, ad esempio, si percorrono a piedi in meno di 20 minuti.
Aggiornamenti in tempo reale
Le autorità francesi invitano viaggiatori e residenti a consultare i siti ufficiali di SNCF e RATP, nonché i canali social delle aziende di trasporto, per informazioni su linee attive, fasce di garanzia e corse straordinarie.
Il 2 ottobre 2025 potrebbe essere ricordato come la giornata più critica per i trasporti di Parigi nel 2025: per i viaggiatori, sarà fondamentale organizzarsi con largo anticipo e adottare soluzioni di mobilità alternativa per non perdere tempo prezioso nella capitale francese.
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