Al consueto incontro annuale di Gbta Italia che si tiene all’Enterprise (Planetaria Hotels) di Milano è stato annunciato il rinnovo delle cariche dell’Associazione in Italia, con la conferma della Presidente, Roberta Billé, ma con la novità di un nuovo vice-presidente, ovvero Cesare Belosi, Global Travel & Expenses Manager di CNH Group. La convention si è aperta con i numeri del Gbta Outlook 2025, survey realizzata dall’associazione interpellando oltre 3.200 player del business travel in 32 paesi, presentato dalla Regional Senior Vice President per EMEA e APAC Catherine Logan, che ha sottolineato come il BT sia resiliente, in leggera continua crescita malgrado la situazione internazionale e le tensioni commerciali (e la crescita delle tariffe ovviamente). Le spese per il bt quest’anno supereranno i 1,5 trilioni di dollari, con i 2 trilioni che verranno superati nel 2029. L’Italia nel 2025 supererà i 400 bilioni, a +8,2% sul 2024, 9° mercato al mondo. Con una spesa di 978 dollari per persona per viaggi, con oltre un terzo appannaggio dell’accomodation. Con 3 notti di media. E ci si attende un +6,5% nel 2026. Da sottolineare però che i TM ottimisti scendono al 28% del totale, rispetto al 67% del novembre 2024.
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Gbta Italia: il business travel “attraverso lo specchio”
Nella tavola rotonda intitolata Attraverso lo specchio, moderata da Marco Quagliarella General Manager Corporate Pharma Division & International Operation AIM Group International, si è approfondito il tema del grande cambiamento in atto del Business Travel. Che, malgrado tutto, continua a macinare…business.
“Bene questi dai e dirò di più: l’Italia è il quarto mercato in Europa ed è quello che cresce di più. Grazie, negli ultimi due anni, al business travel, mentre nel post covid il boom era dovuto al leisure. Con i Grandi eventi sempre più importanti in questo mondo. Dove naturalmente l’accomodation è sempre centrale (un terzo dei costi è appannaggio dei pernottamenti, ndr). Un settore in grande cambiamento, con la proliferazione dei brand grazie a nuovi segmenti che si stanno imponendo sul mercato. Noi come gruppo per il 70% ne abbiamo acquisiti di nuovi e pe ril 30% ne abbiamo creati di nuovi. Tra le nuove tipologie: l’Extended stay, per intercettare chi va negli AirbnB, i Service apartment, per studenti o chi ha bisogno di medio-lunghi momenti di alloggio, e il Lusso e il Lifestyle, una richiesta del mercato ma anche con roi, sui 10 anni, più alti su questa tipologia di hotel. Infine il pricing: sì, sugli hotel è cresciuto tanto ma di pari passo a costi sempre più alti: dal ’21 al ’24 il costo dell’energia è cresciuto del 44% o quello del personale del 28%” il commento di Martin Sapori Vice President Commercial Transformation di Accor.
Una crescita del mercato italiano che si riscontra anche nel mondo air, come sottolineato da Gabriella Galantis Senior Director Sales Southern Europe di Lufthansa Group.
“In Italia il traffico è a +8% contro il +3% in Europa. Con il Bt però in leggera flessione anche se non preoccupante. Un segmento per noi molto importante che vale per il 30% del nostro business in Italia, e per circa un quarto in Europa. Con il consolidamento e i tanti brand come nel nostro gruppo spingiamo la personalizzazione dei servizi: abbiamo 4 network career, con servizi sempre più custom, un vettore point to point, altri sul leisure e sul cargo. Ognuno si focalizza sui propri clienti offrendo un servizio premium a tutti i livelli. In Ita non siamo ancora la 100% ma è un’acquisizione che sottolinea l’importanza del mercato italiano per noi”.
Galantis, riprendendo anche l’attenzione di Accor per la sostenibilità, “Noi come catena europea siamo molto attenti alla sostenibilità. Molto di più delle catene concorrenti statunitensi o cinesi. Noi ad esempio abbiamo rinunciato ad aprire una struttura a Mykonos perché sarebbe troppo impattante” ha detto Sapori, evidenzia come i comportamenti green costino, anche se sono sempre più richiesti dalle nuove generazioni. Costi maggiori “del 15-30% per un evento Mice ad esempio” aggiunge il moderatore.
Nella prima volta di Luca Patané a Gbta, il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Uvet Global Business Travel ha riportato l’attenzione “sull’importanza di ascoltare i clienti. Anche perché sat cambiando la geografia dei viaggi. I pesi politici e industriali sono diversi rispetto al passato. E i dazi, per me, sono anche uno stimolo, mentre temo molto di più il calo del dollaro. Anche noi cresciamo, del 10% in valore e dell’8% nelle transazioni, anche in nuovi settori. Cambiamenti che toccano anche noi. E per questo reagiamo, ad esempio anche allargando al mondo della mobility i nostri tool di prenotazione: dalle flotte aii noleggi, ai parcheggi”.
Chiude il primo incontro mattutino Antonio Ceschia Head of People Services di Intesa Sanpaolo
“Ricordiamo però che il travel deve essere una leva strategica del business. Bisogna dirlo in azienda. La nuova norma Uni aiuta, ma serve riconoscimento del ruolo. Capisco che nelle PMI il travel manager possa anche essere fleet, mobility o quant’altro, ma nelle grandi aziende serve un ufficio strutturato. Che utilizzi sì le nuove tecnologie, ma occhio alle allucinazioni dell’intelligenza artificiale”, lancia l’allarme Ceschia, aprendo all’argomento che poi , durante tutta la giornata di convention, è stata al centro delle discussioni sul palco.
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