Il governo federale degli Stati Uniti ha ufficialmente chiuso i battenti alla mezzanotte del 1° ottobre 2025, dopo il fallimento dei negoziati tra Democratici e Repubblicani per approvare il nuovo bilancio.
La proposta repubblicana di estendere i finanziamenti fino al 21 novembre è stata respinta con 55 voti favorevoli e 45 contrari, mentre il piano democratico — che prevedeva una proroga fino alla fine di ottobre e 1 trilione di dollari per la spesa sanitaria, nodo principale dello scontro — è caduto con 47 voti contro 53. Per approvare il bilancio servono 60 voti.
Il risultato: migliaia di dipendenti federali, tra cui oltre 50.000 agenti della Transportation Security Administration (TSA) e 14.000 controllori di volo, continueranno a lavorare senza percepire lo stipendio fino alla riapertura del governo.
Impatti immediati su aeroporti e viaggi d’affari
Le ripercussioni sul settore travel sono già evidenti. Secondo Tourism Economics, un shutdown prolungato potrebbe costare fino a 1 miliardo di dollari a settimana all’industria dei viaggi statunitense, tra cancellazioni, ritardi e riduzione dei viaggi d’affari.
La U.S. Travel Association ha avvertito che la chiusura delle agenzie federali rallenterà anche la modernizzazione delle infrastrutture aeroportuali e la formazione di nuovi controllori di volo. Attualmente, il Paese registra una carenza di 2.800 controllori, secondo i dati ufficiali dell’ente.
Il business travel in pericolo
La Global Business Travel Association (GBTA), tramite la CEO Suzanne Neufang, ha espresso forte preoccupazione per le conseguenze economiche.
“Il business travel è un catalizzatore per la crescita economica, l’innovazione e la collaborazione globale. Lo shutdown rischia di bloccare questa spinta”, ha dichiarato Neufang, invitando il Congresso ad agire “rapidamente e responsabilmente”.
Secondo i dati GBTA, nel 2025 il mercato USA del business travel dovrebbe raggiungere 395,4 miliardi di dollari, primo al mondo in un settore globale da 1,57 trilioni di dollari. L’impatto economico è enorme: nel 2024 i viaggi d’affari hanno generato 421 miliardi di dollari di spesa diretta, sostenuto 6 milioni di posti di lavoro e rappresentato quasi il 2% del PIL americano.
Cosa cambia per i viaggiatori
I servizi per i passaporti restano attivi, ma chi vola dovrà mettere in conto attese più lunghe ai controlli e ritardi nei voli, soprattutto se lo stop proseguirà per settimane.
Durante l’ultimo shutdown prolungato, tra dicembre 2018 e gennaio 2019, il 10% degli agenti TSA si era assentato per malattia, con relative code record nei principali aeroporti, secondo USA Today.
Un sondaggio Ipsos rivela inoltre che il 60% degli americani rinuncerebbe a viaggiare in aereo in caso di chiusura del governo, mentre l’80% ritiene che lo shutdown danneggi l’economia e crei disagi ai viaggiatori.
“Un blocco del governo è un colpo evitabile all’economia del turismo americano” ha commentato Geoff Freeman, presidente e CEO di U.S. Travel Association. “Più a lungo durerà, più vedremo file infinite ai controlli, voli cancellati e ritardi negli investimenti sulle infrastrutture di viaggio. Gli americani meritano di meglio“.
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