Limehome chiude il 2025 con risultati che confermano la solidità del modello e la crescente domanda di ospitalità digitale in Europa. L’operatore, specializzato in appartamenti di design gestiti interamente tramite tecnologia, ha firmato oltre 3.500 nuove unità nel corso dell’anno, superando quota 12.500 unità contrattualizzate complessive nel continente. Un traguardo che consolida la posizione di Limehome tra i protagonisti dell’ospitalità alternativa europea, in un contesto di mercato ancora caratterizzato da volatilità e pressione sui costi.
L’azienda ha ampliato la propria presenza in mercati maturi e altamente competitivi come Parigi, Londra, Bruxelles, Berlino e Monaco, affiancando lo sviluppo in destinazioni dinamiche del Sud Europa come Barcellona, Lisbona e Atene. Particolarmente rilevante è stata l’espansione nella Penisola Iberica, che si conferma uno dei pilastri della strategia di crescita del gruppo, insieme alle regioni DACH e Benelux.
Investimento da 75 milioni di euro per sostenere la prossima fase di crescita
A supporto della nuova fase di sviluppo, Limehome ha ottenuto un investimento da 75 milioni di euro da Cheyne Strategic Value Credit. L’operazione, che combina finanziamento per la crescita e una partecipazione azionaria, rafforza in modo importante la struttura finanziaria della società e ne sostiene l’espansione nei mercati europei più attrattivi per l’ospitalità urbana e leisure.

Performance operative sopra i benchmark di mercato
I risultati economico-operativi del 2025 confermano l’efficienza del modello centralizzato e digital-first di Limehome. L’utile operativo lordo si è mantenuto stabilmente sopra il 60%, mentre i principali indicatori di performance, come tasso di occupazione e RevPAR, hanno superato i benchmark di mercato nelle regioni chiave. Un dato particolarmente significativo, se inserito in un contesto di inflazione dei costi di settore, superiore alla crescita dell’Average Daily Rate nel mercato dell’ospitalità tradizionale. Questa leva operativa continua ad attrarre investitori e partner immobiliari istituzionali orientati a collaborazioni di lungo periodo.
Non solo, nel corso dell’anno, Limehome ha anche rafforzato le partnership con investitori istituzionali di primo piano, in particolare nelle aree DACH e Benelux. Collaborazioni con realtà come Baltisse e Deka Immobilien confermano la fiducia del mercato nel modello, considerato affidabile e scalabile anche in una fase di incertezza macroeconomica per il settore immobiliare e alberghiero europeo.
“Il 2025 è stato un anno di forte performance operativa ed espansione strategica”, ha commentato Josef Vollmayr, Co-CEO e Co-Founder di Limehome. “Con il nuovo standard di design e il sostegno di Cheyne Strategic Value Credit siamo ben posizionati per scalare ulteriormente nei mercati europei più attrattivi. Il nostro modello continua a dimostrarsi resiliente ed efficiente, ottenendo risultati superiori al mercato nonostante un contesto complesso”.
Sulla stessa linea Markus Hunold, Co-CIO di Cheyne Strategic Value Credit, che ha sottolineato come Limehome abbia “costruito una piattaforma operativa scalabile ed efficiente, in grado di rispondere alle esigenze sia degli ospiti sia dei proprietari immobiliari”, confermando l’impegno nel sostenere la crescita e il mantenimento di margini rilevanti.
Outlook 2026: più unità, nuove destinazioni e design evoluto
Limehome guarda al 2026 con una pipeline solida e una base di capitale rafforzata. Nei prossimi sei mesi l’azienda prevede di portare live oltre 1.000 nuove unità già contrattualizzate, accelerando le aperture nei mercati core. Parallelamente, il gruppo punta a rafforzare la presenza nelle destinazioni leisure premium e a cogliere opportunità mirate di riposizionamento di hotel distressed e immobili value-add.
Elemento centrale della strategia sarà l’introduzione del nuovo standard di design su tutti i progetti in pipeline. L’obiettivo: rafforzare il riconoscimento del brand e sostenere le performance operative durante la fase di espansione.
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