La Iata – l’International Air Transport Association, l’Associazione globale che rappresenta oltre 300 compagnie (circa l’80% del traffico aereo globale) sottolinea come anche nel 2026 il settore continuerà a crescere arrivando a fatturare 1.053 miliardi di dollari, a più 4,5% su quest’anno che si chiuderà a 1.008 miliardi, con margini record di 41 miliardi di dollari, contro i 39,5 miliardi di quest’anno, grazie a una continua richiesta di mercato con, però, un caro biglietti sotto controllo. Ma il margine netto non si discosterà dal 3,9%, per un business miliardario ma che richiede anche investimenti multi-miliardari.
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Il problema consegne di nuovi aerei (e di motori)
La mancata consegna degli aerei da parte dei costruttori secondo le stime Iata quest’anno peserà per ben 11 miliardi di dollari al settore, tanto che l’Associazione starebbe pensando a una causa collettiva: “È una situazione insostenibile. I produttori di motori continuano a realizzare margini di profitto oltre il 20% mentre le compagnie aeree devono sostenere i costi delle mancate consegne di nuovi aerei” ha detto il direttore generale Iata, Willie Walsh. le mancate consegne fanno sì che i vettori dovranno affrontare maggiori costi per i contratti di leasing e per i maggiori consumi dovuti all’utilizzo di aerei più vecchi per periodi più lunghi. Il che potrebbe portare ad alzare ulteriormente il load factor che dovrebbe arrivare a ben l’83,8%.
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Il mondo su e giù del settore aereo
Storicamente, il settore aereo ha subito enormi oscillazioni. Durante la pandemia di Covid, nel triennio 2020-2022, il deficit ha toccato i 200 miliardi di dollari, idi cui solo 137 nel 2020. Il settore si è ripreso solo nel 2023, con 37,6 miliardi di dollari, e 28,3 miliardi di dollari nel 2024. Ricordiamo infine che dal 1945 al 2000, i profitti netti totali sono ammontati a 36 miliardi di dollari su ricavi che producevano un misero margine dello 0,8%.

Traffico aereo: previsti 5,5 miliardi di passeggeri
Anche per il numero di passeggeri è previsto un record, con 5,2 miliardi nel 2026, che porteranno un profitto di 7,90 dollari ciascuno, meno del margine di profitto di Apple su una custodia base per l’iPhone.
Le entrate ancillary supereranno quelle del cargo, che dovrebbe vedere un rallentamento del commercio globale, mentre lato spese il calo dei prezzi del carburante per aerei, previsto a 85 dollari al barile, fornisce un grande sollievo ai conti ma è controbilanciato dall’aumento delle spese non legate al carburante, tra cui la manodopera, che ora costituisce il 28% dei costi totali, superando per la prima volta il carburante, la manutenzione, per aerei più vecchi, i costi e le tasse aeroportuali.
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