AAM: un mercato da 1.500 miliardi di dollari nel 2040

25/09/2023
Lo studio secondo Morgan Stanley prende in considerazione il settore sia dal punto di vista del trasporto passeggeri, stimato in 851 miliardi di dollari, sia per i servizi di consegne, valutati circa 650 miliardi di dollari

Il mercato dell’Advanced Air Mobility (AAM) raggiungerà un valore di 1500 miliardi di dollari nel 2040 secondo uno studio di Morgan Stanley. E sono diverse le start up in corsa per certificare il primo veicolo elettrico a decollo e atterraggio (eVtol). Tra le aziende che sembrano più vicine a questo importante traguardo Archer Aviation (in cui ha investito Stellantis) con il suo Midnight, le cinesi Autoflight ed Ehang, Vertical Aerospace, EVE Air Mobility (sostenuta da Embraer), Wisk (sostenuta da Boeing e che ha appena chiuso un contenzioso con Archer), le tedesche Lilium o Volocopter, o, infine, Joby Aviation, in partnership con Toyota .

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Gli investimenti dei vettori e della Case auto

Nello studio di ben 85 pagine di Morgan Stanley sono state raccolte informazioni da molte delle aziende che lavorano su soluzioni UAM, tra cui Boeing e Uber, nonché dall’Urban Air Mobility Industry Day della NASA del mese scorso.

Lo studio ha preso in considerazione il settore sia dal punto di vista del trasporto passeggeri, stimato in 851 miliardi di dollari, sia per i servizi di consegne, segmento valutato circa 650 miliardi di dollari.

“Vediamo che il mercato inizierà come un’aggiunta di nicchia alle infrastrutture di trasporto esistenti, simile a come operano oggi gli elicotteri. Ma alla fine si trasformerà in un metodo economico ed efficiente in termini di tempo per viaggiare su distanze medio-brevi, acquisendo infine quote di partecipazione da parte delle compagnie automobilistiche e aeree” hanno sottolineato gli analisti della banca d’affari statunitense.

Morgan Stanley tra le principali sfide per lo sviluppo del settore  ha individuato i rigorosi standard di sicurezza richiesti per i velivoli elettrici a decollo verticale (prima con pilota poi a guida autonoma), il rispetto delle esigenze di densità energetica nelle batterie e la riduzione al minimo delle emissioni di rumore.

Nello studio anche l’elenco “Flying Car 50” delle 50 principali aziende che si ritiene guideranno la trasformazione del settore. Tra cui tante start up ma anche grandi compagnie aeronautiche come Boeing e Airbus o le militari Lockheed Martin e Raytheon (proprio una importante fetta di quei miliardi stimati da Morgan Stanley arriverebbe dal settore militar), aziende tecnologiche come Garmin, big del web come Amazon o Microsoft e persino compagnie assicurative come Progressive.

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