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Aeroitalia dovrà cambiare nome: ITA Airways vince il ricorso sul marchio

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Il Tribunale e la Corte d’Appello di Roma danno ragione a ITA Airways: Aeroitalia dovrà abbandonare il nome e il logo a partire dal 2026 per evitare confusione con il marchio Alitalia. Sanzioni previste in caso di inadempienza

La lunga disputa tra ITA Airways e Aeroitalia sul presunto rischio di confusione tra i due brand ha trovato il suo epilogo con la sentenza della Corte d’Appello di Roma. Secondo quanto riportato da Leonard Berberi sul Corriere della Sera, i giudici hanno accolto integralmente le ragioni di ITA Airways, stabilendo che il nome Aeroitalia è troppo simile ad Alitalia, sia dal punto di vista fonetico che visivo, e rischia di trarre in inganno i consumatori.

Le motivazioni della Corte: “Somiglianza fonetica e visiva”

La sentenza, emessa dal Tribunale di Roma e confermata dalla Corte d’Appello, evidenzia una confusione tra i due marchi. In particolare, la somiglianza tra “Aeroitalia” e “Alitalia” è stata ritenuta tale da generare un rischio concreto per il consumatore medio europeo, secondo i criteri stabiliti dalla giurisprudenza comunitaria in materia di diritto dei marchi.
Il marchio Alitalia, pur non più operativo, è stato acquisito nel 2021 da ITA Airways per 90 milioni di euro dalla terna commissariale di Alitalia SAI in amministrazione straordinaria. Il brand rappresenta ancora un valore economico e identitario significativo, e la sua tutela è ritenuta strategica dalla compagnia.

Aeroitalia: stop al nome e al logo dal 2026 in tutta l’Unione Europea

Secondo quanto disposto dalla sentenza, Aeroitalia dovrà cessare l’uso del nome e del logo a partire dal 1° gennaio 2026 in tutti i Paesi dell’Unione Europea. Ma le conseguenze saranno immediate: entro 15 giorni dalla notifica della sentenza, la compagnia sarà obbligata a modificare l’indirizzo web e i riferimenti commerciali.
In caso di inadempienza, la corte ha stabilito una penale di 1.000 euro al giorno. La decisione si fonda sull’articolo 2598 del Codice Civile che vieta atti di concorrenza sleale per confusione.

E ora? Le strade aperte per Aeroitalia

La controversia ha avuto origine da una segnalazione della Società Italiana Brevetti, che aveva evidenziato il rischio di confusione tra i due marchi. In un primo momento, Aeroitalia aveva ottenuto una sentenza favorevole, ma ITA Airways ha fatto ricorso, ottenendo ora piena vittoria.

La compagnia fondata da Giuseppe Gentile ha dichiarato in una nota ufficiale che valuterà un possibile ricorso in Cassazione. In alternativa, potrebbe avviare un processo di rebranding strategico, interpretando la sentenza non solo come una limitazione, ma come un’opportunità per rafforzare la propria identità internazionale.
Tra le ipotesi ventilate, c’è quella di adottare il nome “Italian Airways”, marchio registrato da Gentile molto prima della nascita di ITA Airways. Tuttavia, anche questo nome potrebbe risultare problematico per assonanza con il brand ITA, rendendo necessario uno studio attento della nuova identità aziendale.

Operazioni in corso e rotte servite

Aeroitalia è attualmente attiva sulla continuità territoriale in Sardegna e su alcune rotte nazionali come Roma-Catania e Roma-Palermo, con un’espansione graduale sul mercato italiano e internazionale. Un cambio di brand rappresenterà quindi una sfida significativa in termini di riconoscibilità e posizionamento.

Leggi Anche: Stop all’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Ora che succede? 

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