La compagnia spagnola Air Europa ha ufficialmente siglato un accordo con la turca Turkish Airlines: quest’ultima investirà 300 milioni di euro in cambio di una partecipazione stimata attorno al 26 %. Il valore implicito della compagnia viene indicato intorno a 1,175 miliardi di euro.
Grazie a questa iniezione di capitale, Air Europa può anticipare di un anno l’estinzione del prestito pubblico da 475 milioni di euro concesso dalla SEPI durante la pandemia.
L’operazione prevede anche la partecipazione continuativa del gruppo IAG, che manterrà la sua quota del 20 %.
Ripresa, numeri e occupazione
Negli ultimi cinque anni Air Europa ha registrato risultati notevoli: ha dichiarato di aver versato allo Stato oltre 1,8 miliardi di euro tra interessi, imposte e tasse aeroportuali. Ha trasportato più di 48 milioni di passeggeri e operato circa 289.000 voli in quel periodo.
Grazie al supporto della SEPI, sono stati preservati circa 4.000 posti di lavoro e ne sono stati creati oltre 600, portando l’organico totale a circa 4.600 dipendenti.
Questo accordo segna quindi non solo un passo finanziario decisivo, ma anche un consolidamento della ripresa operativa e occupazionale della compagnia.
Un’alleanza strategica a tre attori
L’operazione porta dentro lo stesso ecosistema tre grandi attori del trasporto aereo: Turkish Airlines, IAG e Air Europa. Air Europa – unica compagnia spagnola a capitale prevalentemente familiare – rafforza così la sua vocazione nei collegamenti tra Europa e America Latina, punto chiave del suo network.
La famiglia Hidalgo, tramite la holding Globalia, resta azionista di maggioranza. IAG, dal canto suo, mantiene la sua partecipazione passando tramite acquisto di azioni da Globalia.
Le negoziazioni sono iniziate prima dell’estate e sono state seguite da vicinissimo dal team guidato da Javier Hidalgo. La firma definitiva è arrivata il 5 novembre 2025, mentre il closing resta condizionato alle approvazioni normative e antitrust.
Benefici reciproci: Spagna e Turchia
Per la Spagna l’operazione rappresenta una svolta: lo Stato vedrà estinto il prestito SEPI un anno in anticipo, dimostrando una buona efficacia del sostegno pubblico. Per Turkish Airlines è un’occasione per espandere la propria connettività verso la Spagna e l’America Latina, aprendo nuovi mercati turistici e cargo.
Inoltre, per Air Europa è un trampolino per modernizzare ulteriormente la flotta, migliorare la sostenibilità e rafforzare la propria posizione competitiva all’hub di Madrid.
I risultati di Turkish Airlines nel contesto
Turkish Airlines ha chiuso il terzo trimestre del 2025 con numeri solidi: l’utile operativo (“Profit from Main Operations”) è stato di 1,1 miliardi di dollari. Breaking Travel News+1 Ha trasportato 27,2 milioni di passeggeri nel periodo luglio-settembre, un dato record per la compagnia. Breaking Travel News+1
I ricavi totali nel trimestre sono cresciuti del 4,9% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, raggiungendo circa 7 miliardi di dollari. Il margine EBITDAR è stato pari al 29,6%, e la compagnia prevede per l’intero 2025 un margine compreso tra il 22% e il 24%. Breaking Travel News+1
Infine, la compagnia ha comunicato un importante piano di espansione flotta: al 30 settembre 2025 la flotta contava 506 aeromobili, in crescita dell’8,4% anno su anno, e punta a superare gli 800 aerei entro il 2033.
Perché questo accordo conta
Da un lato, Air Europa si libera di un ingente peso finanziario (il prestito SEPI) e ottiene un partner strategico forte. Dall’altro, Turkish Airlines entra in un accordo europeo che rafforza la sua presenza transatlantica. Per il settore dell’aviazione commerciale – in particolare quello europeo – l’intesa rappresenta un esempio di consolidamento cross-border, in un contesto che richiede scale, alleanze e network forti.
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