AITMM, il convegno 2024 dell’Associazione Italiana Travel Mobility Manager

'Take your spot'. È questa la filosofia a cui si ispira l’associazione, che punta al riconoscimento del valore e dell’unicità di questa figura professionale

Si è recentemente tenuta la Convention 2024 di AITMM – Associazione Italiana Travel Mobility Manager, che ha scelto un claim molto incisivo: ‘Take your spot’. È questa la filosofia a cui si ispira l’associazione, che punta al riconoscimento del valore e dell’unicità di questa figura professionale. Un’associazione ancora giovane, ma in grado di coinvolgere tanti professionisti della mobilità.

Voglio ringraziare chi è presente perché si sta mettendo in gioco. Chi è qui ha compreso l’impatto enorme della rivoluzione che il mondo del lavoro, della mobilità, del travel management, che tutti noi stiamo vivendo ed è pronto a mettersi in discussione. Dobbiamo fare una riflessione, una scelta molto semplice, ma importante: chi sono? Cosa voglio essere? Se le risposte non coincidono allora è arrivato il momento di dire adesso ho deciso, cambio! Il cambiamento deve partire da oggi”. Con queste parole Paolo Tedesco, Presidente di AITMM, ha aperto i lavori. Partendo dalla propria esperienza personale, ha spiegato gli insight di una professione cresciuta insieme alle responsabilità, in un settore in rapida evoluzione.

Leggi Anche: Strumenti essenziali per il viaggiatore d’affari moderno

Travel manager, una professione che sta cambiando

“ Il travel manager non è più solo ‘quello che prenota i biglietti’, quello che controlla le note spese – ha messo in chiaro Tedesco- È un manager, che entra nei processi contabili, che condivide con l’rspp le misure di salute e sicurezza, che si interfaccia con la comunicazione, responsabile dei contratti con i fornitori, che redige capitolati, promotore della digitalizzazione, che valuta gli impatti della privacy e definisce le politiche sostenibilità e di sicurezza nei viaggi attraverso la travel green policy e la travel security policy.”

Parliamo di una realtà che in Europa muove circa 34 milioni di viaggiatori, circa 2 milioni di aziende, pubbliche amministrazioni, associazioni non governative. Un impatto importante in termini economici, di emissioni di CO2 e relativo coinvolgimento di persone.

Ma quali sono le priorità per l’associazione? Lo ha spiegato bene Daniela Berdin, Referente Internazionale AITMM: “Noi chiediamo che l’impatto delle emissioni di CO2 sia reso visibile in fase di scelta del viaggio per accrescere la consapevolezza e la trasparenza di ciò che scegliamo. Che l’implementazione di sistemi di vendita includano tutti i mezzi di trasporto, in modo da mettere a confronto tutte le soluzioni di viaggio e il relativo impatto delle emissioni. Che ci sia una metodologia standardizzata nel calcolo delle emissioni di CO2”.

La trasformazione digitale nel travel management

Tanti anche gli obiettivi relativi alla trasformazione digitale, seguita da un gruppo di lavoro che ha prodotto un position paper. Questo ha messo in evidenza diverse necessità: favorire la digitalizzazione dei documenti richiesti per viaggiare, sollevare i travel manager dal peso di una quantità eccessiva di documentazione e oneri amministrativi, avere l’esenzione dall’obbligo del documento A1 per viaggi inferiori a 14 giorni.

Stiamo inoltre supportando la realizzazione dell’iniziativa europea sulla multimodalità dei viaggi – l’iniziativa MDMS Multimodal Mobility Digital Services–  affinché nei sistemi di prenotazione, venga integrata la possibilità di acquisto del viaggio end to end attraverso l’Europa – ha continuato la Berdin – integrando quindi tutte le modalità di trasporto dell’intero viaggio (voli, ferrovia, metro, trasporto su strada, sia pubblico che privato), una multimodalità che vada oltre i confini nazionali attraverso l’emissione di un biglietto unico, grazie appunto alla digitalizzazione dei servizi. Il nostro impegno è inoltre fortemente rivolto a proteggere il passeggero affinché i suoi diritti vengano garantiti in tutte le fasi del suo viaggio e che vengano rispettati in modo semplificato, rapido ed efficiente”.

Tutto questo in una visione condivisa da tutte le 12 associazioni di business travel con le quali AITMM ha dato vita a BT4Europe – la Rete Europea delle Associazioni di Viaggi d’Affari– consapevoli che i problemi da affrontare e le sfide che li attendono non sono circoscritte all’interno dei confini nazionali.

Le richieste dei travel manager associati

Una posizione condivisa in pieno da Angela Lille, tra i membri fondatori che ha indicato la priorità della sostenibilità come leva per agire nel business travel.

“Per fornire dati CO2 per il reporting CSRD abbiamo bisogno di dati trasparenti e affidabili dei servizi di viaggio, per gestire le emissioni di CO2 per i viaggi d’affari e il pendolarismo abbiamo bisogno di dati coerenti basati su una metodologia di calcolo CO2 unica, per ridurre l’impronta di CO2 abbiamo bisogno di trasporti e alloggi sostenibili accessibili e convenienti. Questo significa che anche noi possiamo fare la differenza. Collaborazione e dialogo sono la chiave, per aumentare la consapevolezza ci vuole tempo e perseveranza. E noi dobbiamo crederci fino in fondo!”

Diversi e tutti interessanti gli interventi che sono seguiti, come quello di Sebastiano Zanolli, autore di diversi saggi sulla motivazione, che ha dato un’interessante punto di vista sul tema “Aggiungere valore per essere rilevanti”. Come Corrado Simontacchi, che ha un’esperienza decennale nell’implementazione e gestione di Global Travel Programs, che ha invitato i travel manager a interrogare gli attori del settore aereo, le tendenze dell’hospitality e i nuovi servizi di noleggio per comprendere appieno quanto le tecnologie riusciranno a facilitare i processi di prenotazione e di acquisto. Ma anche quello di Romolo Pacifico che segue le Security Solution in EY (Ernst & Young). Questo, soffermandosi sulla gestione Travel Risk ha sottolineato come viaggiare sicuri è importante ma l’obiettivo del travel manager è far ‘lavorare sicuri’ i propri colleghi. Si tratta di responsabilità a 360° che ricadono sulle aziende che redigono le policy.

Ha quindi concluso la giornata l’intervento di Ivano Gallino, Vice Presidente di AITMM, che ha parlato dell’attesa norma che dovrebbe vedere la luce in autunno e che porterà la figura del travel manager a essere certificata da un ente esterno dal secondo al terzo livello. “Questo significa che saremo obbligati a certificarci? – si è domandato Gallino – No, ma è una grandissima opportunità per chi vorrà coglierla”.

***

CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL

Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok

 

Abbiamo parlato di:

Resta sempre aggiornato

Con la nostra newsletter ricevi anteprime, notizie e approfondimenti dal mondo del Business Travel.

Condividi:

Ultime news