ATM Milano 2025

ATM taglia 1.500 corse al giorno: attese più lunghe e meno autobus, ma cresce il metrò grazie alla M4

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Milano, meno mezzi in strada nel 2025: il servizio cambia faccia tra carenza di autisti, ritardi e investimenti

Nel 2025 il trasporto pubblico locale a Milano costa quasi 1 miliardo di euro l’anno, circa un quarto del bilancio del Comune. Eppure, le corse giornaliere dei mezzi di superficie sono diminuite di oltre 1.500 rispetto all’anno precedente. Secondo la Carta della Mobilità 2025, pubblicata da ATM, le corse quotidiane di autobus e tram sono scese da 23.095 nel 2023 a 21.524 nel 2024, mentre le corse della metropolitana sono salite da 3.037 a 3.249 al giorno, soprattutto per effetto dell’entrata a regime della M4, la ‘blu’.

Superficie in crisi: meno autisti, meno corse

La flessione delle corse è legata soprattutto alla cronica carenza di autisti, come ammesso da Atm durante la Commissione Mobilità del 16 luglio. L’azienda ha avviato un piano di assunzioni da 4 milioni di euro, con incentivi per ottenere la patente. Secondo Roberta Segalini, direttore HR di Atm, “tra gennaio e luglio 2025 sono stati assunti 330 conducenti, un numero finalmente superiore alle uscite“. Tuttavia, il servizio resta ridotto e le frequenze più lunghe.

Credit: https://www.milanotoday.it/

Tempi di attesa più lunghi: i dati parlano chiaro

Nel 2025 i passeggeri devono aspettare di più. Le linee di forza, che nel 2024 avevano frequenze in ora di punta tra i 3 e i 10 minuti, ora passano a 4-12 minuti. Le altre linee, invece, slittano da 6-18 a 7-20 minuti. Una differenza che pesa soprattutto negli orari di punta. E non solo: l’orario invernale nel 2025 è partito il 7 settembre, una settimana più tardi rispetto al 1° settembre del 2024. “Otto giorni in più di orario estivo sono un danno per i pendolari”, segnala il comitato AspettaMi, nato proprio per denunciare disservizi e tempi d’attesa record.

Metrò in controtendenza: effetto M4 e aumento passeggeri

C’è però un’eccezione: la metropolitana. L’attivazione completa della M4 ha aumentato le corse totali e portato a un riequilibrio del traffico passeggeri. Alcune linee di superficie sono state rimodulate proprio per evitare sovrapposizioni con la metro, causando però una minore capillarità in superficie. Secondo Atm, il numero di passeggeri complessivi è in aumento, ma i pendolari lamentano un servizio meno efficiente in superficie.

Il comitato chiede un bonus del 30% sugli abbonamenti

Il comitato “AspettaMi” chiede un bonus del 30% sugli abbonamenti per il 2026, vista l’incertezza sui tempi di ritorno alla normalità. “Nessuna risposta chiara sui tempi di ripristino delle frequenze“, denuncia Adriana Berra, portavoce del gruppo. La palla, ora, passa al Comune, che dovrà decidere se premiare la pazienza dei cittadini o continuare sulla strada dei tagli.

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