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Bastone e carota dalle nuove norme Ue per il trasporto aereo

09/06/2025

In questo articolo

Due le criticità, sui rimborsi, più bassi entro le 3/4 ore di ritardo, e in caso di cancellazioni dei voli: il rimborso arriva solo fino al 400% (sembra tanto ma...)

Dopo ben 12 anni di discussioni i  ministri dei trasporti dell’Unione europea hanno raggiunto un accordo sulle modifiche alle norme che tutelano i diritti dei passeggeri aerei. Sono ben 30 le nuove tutele per chi vola, anche se alcune non sembrerebbero così migliorative. Lo dicono anche le Associazioni dei consumatori, che mettono il dito sul fatto che, se la norma Ue venisse confermata, per i viaggi entro i 3.500 chilometri o dentro l’Ue la compensazione pecunaria sarà al massimo di 300 euro e scatterà solo se l’aereo accumula un ritardo superiore alle 4 ore; sopra questo chilometraggio il tetto va a 500 euro e scatta solo dopo 6 ore di ritardo. Mentre oggi questa compensazione viene riconosciuta dopo tre ore di ritardo ed ha un tetto di 250 euro fino a 1.500 chilometri, di 400 euro fino a 3.500 chilometri e 600 euro oltre.

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Le nuove norme Ue per il trasporto aereo: l’altro dubbio

Oltre a essere un po’ più lasca sui ritardi maggiori di 4 ore (prima erano appunto 3), l’altra norma che solleva qualche dubbio alle associazioni dei consumatori è l’assistenza ai passeggeri in caso di cancellazione del volo: se le compagnie non offrono un volo alternativo entro le tre ore, i consumatori che provvedono autonomamente all’acquisto di un collegamento per giungere a destinazione, potranno chiedere un rimborso solo fino al 400% del costo originale del biglietto. “Chi ha acquistato un volo low cost da 30 euro potrà chiedere al massimo 150 euro di rimborso, pur avendo speso molto di più per l’acquisto last minute di un volo alternativo! Una fregatura a tutti gli effetti per i viaggiatori che, oltre al danno, subiranno la beffa” scrive il Codacons.

L’intenzione della riforma che, ricordiamo, aggiorna una norma fondata sul Regolamento Ce nº 261 del 2004, vuole includere risarcimenti pecuniari più alti per ritardi e cancellazioni, regole più chiare sull’obbligo di assistenza, e una maggiore trasparenza informativa da parte delle compagnie aeree. Ma, come abbiamo visto, non tutte le regole sono vanno a favore di consumatori.

Le nuove norme Ue per il trasporto aereo. I punti principali

  • Le compagnie aeree devono offrire ai passeggeri un volo alternativo il prima possibile, compresa la possibilità di essere reindirizzati su voli operati da altri vettori o su modalità di trasporto alternative. In caso contrario, come detto, se la compagnia aerea non riesce a fornire un reindirizzamento adeguato entro tre ore dal verificarsi di un’interruzione, i passeggeri possono richiedere un rimborso fino al 400% del costo originale del biglietto. 
  • Un diritto all’assistenza dovuto ai passeggeri, dalle bevande al cibo, all’alloggio. Se una compagnia aerea non dovesse fornirla, i passeggeri potranno provvedere autonomamente e ottenere un rimborso in seguito. In caso di ritardo in pista, i passeggeri avranno diritto all’assistenza minima e dovranno essere sbarcati dopo 3 ore.
  • Risarcimenti
    • per i viaggi inferiori a 3.500 km e i viaggi intra-Ue il risarcimento si applica per ritardi di 4+ ore (300 euro)
    • per i viaggi superiori a 3.500 km il risarcimento è previsto per ritardi superiori a 6 ore (500 euro).
    • In caso di cancellazione del volo a meno di 14 giorni prima della partenza i viaggiatori hanno diritto a un risarcimento. In caso di cancellazione, la compagnia aerea è tenuta a fornire ai passeggeri moduli precompilati per la richiesta di risarcimento. Il Consiglio intende inoltre disincentivare la politica del no show attualmente ampiamente utilizzata. In questo senso, i passeggeri a cui viene negato l’imbarco su un volo di ritorno perché non hanno preso il volo di andata avrebbero diritto a un risarcimento.
  • Obblighi di informazioni più rigorosi. Le compagnie aeree dovranno dare le corrette informazioni sia in fase di prenotazione, sia in merito alla gestione di reclami e richieste.
  • Reclami. Il nuovo regolamento introduce delle scadenze nette per le compagnie aeree per rispondere ai reclami dei passeggeri. Gli utenti avranno fino a 6 mesi dal momento dell’interruzione del servizio per presentare una richiesta o un reclamo alla compagnia aerea, mentre viene  introdotto un termine di 14 giorni dalla presentazione della richiesta entro il quale le compagnie aeree dovranno pagare un risarcimento o fornire una risposta chiara e motivata al passeggero. Altri diritti e indennizzi ai passeggeri sono proposti in caso di incidenti, smarrimento, distruzione o danneggiamento dei bagagli.

L’accordo dovrà comunque essere sottoposto all’approvazione del Parlamento europeo.

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