B&B fuori norma

Bed and Breakfast: una struttura su cinque è irregolare. Lo dicono i NAS

In questo articolo

I controlli dei NAS su oltre 1.000 strutture ricettive in Italia hanno rivelato gravi violazioni

Un bed and breakfast allestito in un garage in provincia di Pescara è diventato il simbolo delle recenti operazioni condotte dai Carabinieri del NAS. Su oltre 1.000 strutture ricettive ispezionate in tutta Italia, il 20% è risultato irregolare. A Roma, sotto i riflettori alla vigilia del Giubileo 2025, su 30 strutture controllate, 7 sono state sospese per gravi violazioni.

Il quadro delineato dai controlli è allarmante: 200 Bed and Breakfast sono stati trovati fuori norma per irregolarità nei titoli autorizzativi, aumento abusivo della capacità ricettiva, carenze igienico-sanitarie e violazioni delle norme di sicurezza. Dieci strutture sono state sequestrate o sospese, per un valore complessivo di circa 3,5 milioni di euro.

Le operazioni hanno portato alla segnalazione di 174 persone alle autorità amministrative e di 23 alla magistratura. Sono state accertate 289 violazioni amministrative e 31 penali, con sanzioni per oltre 155.000 euro. Inoltre, sono stati sequestrati circa 60 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione e privi di tracciabilità.

I casi più eclatanti di strutture B&B fuori norma

Il caso di Pescara non è isolato. In provincia di Asti, un B&B è stato sospeso perché privo di autorizzazioni. Situazioni simili si sono verificate nel frusinate, dove un Bed and Breakfast mancava dei requisiti essenziali come una cucina o un angolo cottura. A Palermo, nel centro storico, un presunto B&B che in realtà operava come un albergo con 22 stanze e circa 100 posti letto è stato sottoposto a sequestro amministrativo.

Secondo i Carabinieri del NAS “la proliferazione incontrollata dei B&B è un fenomeno in crescita, soprattutto nelle principali località turistiche“.

Le irregolarità e i rischi per la sicurezza. L’impatto sul Giubileo

Tra le violazioni più frequenti emergono l’aumento non autorizzato della capacità ricettiva, la mancanza di percorsi antincendio e l’assenza di tabelle con le tariffe applicate. Alcune strutture non hanno nemmeno versato la tassa di soggiorno, eludono quindi anche le norme sulla sicurezza antiterrorismo previste dall’articolo 109 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps).

Roma, in particolare, è al centro di un’intensificazione dei controlli: solo nei primi nove mesi del 2024, la task force del Reparto speciale dei vigili urbani ha effettuato oltre 3.000 verifiche. Sono state riscontrate più di 1.100 violazioni, con oltre 200 strutture completamente abusive. Il fenomeno è particolarmente preoccupante nei quartieri centrali come Trastevere, Prati, Monti, Salario-Parioli e nelle zone del litorale come Ostia.

Danni economici e fiscali

A ottobre, gli accertamenti fiscali hanno permesso di recuperare oltre 1,3 milioni di euro non versati al Comune di Roma. Duecento titolari di strutture alberghiere e ricettive sono stati denunciati per evasione fiscale e segnalati alla Corte dei Conti per danno erariale. Le indagini, coordinate dal comandante generale Mario De Sclavis, sono tuttora in corso.

Le autorità continueranno a monitorare il settore ricettivo per garantire la sicurezza e il rispetto delle norme, soprattutto in vista del Giubileo 2025, che si stima attirerà circa 35 milioni di pellegrini e turisti.

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