La guerra dei dazi avviata dall’amministrazione Trump sta dando risultati inattesi per Boeing. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, centinaia di aerei sono stati ordinati nelle ultime settimane, per un valore di listino superiore a 200 miliardi di dollari.
Il fenomeno non è legato soltanto alle esigenze operative dei singoli vettori, ma anche alla strategia dei governi di mantenere buoni rapporti con Washington e ridurre al minimo l’impatto dei dazi. In più, nel caso in cui i negoziati tra Stati Uniti e Cina portassero a un accordo commerciale, Pechino potrebbe richiedere fino a 500 velivoli destinati ai diversi vettori nazionali, riporta Bloomberg. Si parla anche di possibili investimenti della Casa Bianca su Boeing, le cui azioni hanno registrato un rialzo del 21% dall’inizio dell’anno, anche se al momento non ci sono conferme ufficiali.
Gli ordini dell’anno
Nei primi sette mesi del 2025, Boeing ha registrato 655 nuovi ordini netti, al netto di cancellazioni e conversioni, superando gli 405 di Airbus. Secondo gli analisti citati dal Corriere della Sera, almeno 315 di questi ordini sarebbero direttamente collegati alla minaccia dei dazi. Tra i più significativi figurano i 103 aerei ordinati da Korean Air (36,5 miliardi di dollari di listino, al netto degli sconti), i 50 velivoli da Garuda Indonesia e 100 richiesti da compagnie giapponesi.
Altri ordini importanti includono 160 Boeing tra 787 e 777X da Qatar Airways e un contratto da 96 miliardi di dollari che comprende anche l’acquisto di 400 motori prodotti da GE Aerospace, preferita alla britannica Rolls-Royce.
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