È online la ventitreesima edizione di BT Mag, l’appuntamento dedicato al business travel.
Oggi parliamo di una questione molto concreta per chi viaggia all’estero per lavoro: i visti.
Negli ultimi mesi sono cambiate le regole per entrare in tre aree strategiche: Stati Uniti, Cina e Paesi del Golfo.
Vediamo, in modo chiaro e pratico, cosa cambia davvero.
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Stati Uniti – L’ESTA costa quasi il doppio
Negli Stati Uniti, dal 26 maggio, è aumentato il costo dell’ESTA, il modulo elettronico necessario per entrare nel Paese, anche solo per uno scalo. Si passa da 21 a 39 dollari a persona.
L’ESTA è valido per due anni, ma è legato al passaporto: se si rinnova il documento, l’autorizzazione va rifatta da capo. E si applica a tutti i viaggiatori, inclusi i minori.
Il governo americano ha giustificato l’aumento con la necessità di finanziare nuove campagne di promozione turistica verso gli USA.
Leggi anche: Viaggi negli USA sempre più cari: ESTA quasi raddoppiato
Cina – Ingresso senza visto fino a dicembre 2025
La Cina ha invece temporaneamente eliminato l’obbligo di visto per i cittadini di 74 Paesi, inclusa l’Italia.
La misura è valida fino al 31 dicembre 2025.
È possibile entrare senza visto per un massimo di 15 giorni, per motivi di turismo, affari o visite a familiari. Non è richiesta alcuna procedura preventiva: basta avere un passaporto con almeno sei mesi di validità.
Una semplificazione pensata per facilitare il ritorno dei flussi internazionali dopo le restrizioni imposte durante la pandemia.
Leggi anche: Cina, ingresso senza visto per i turisti di 74 Paesi: l’elenco completo e cosa cambia
I Paesi del Golfo– In arrivo un visto unico per sei Paesi
Infine, nei Paesi del Golfo è in fase avanzata un progetto di visto unico regionale. Coinvolgerà sei Stati: Emirati Arabi, Arabia Saudita, Qatar, Oman, Bahrein e Kuwait. Il nuovo sistema dovrebbe entrare in vigore entro il 2025.
Il modello sarà simile a quello dell’area Schengen: un’unica autorizzazione permetterà di muoversi liberamente tra tutti e sei i Paesi, senza dover richiedere visti separati.
Un cambiamento importante per chi lavora su più mercati regionali, partecipa a eventi internazionali o gestisce progetti transfrontalieri.
Leggi anche: Visto unico per i Paesi del Golfo entro il 2025. Come ottenerlo
In sintesi:
- Negli Stati Uniti, l’ESTA resta obbligatoria ma ora costa quasi il doppio.
- In Cina, fino a dicembre 2025 si può entrare senza visto, per soggiorni brevi.
- Nei Paesi del Golfo, è in arrivo un visto unico per sei Stati entro il 2025.
Per chi viaggia per lavoro, conoscere queste novità è essenziale. Permette di pianificare meglio, risparmiare tempo e gestire i costi in modo più efficiente.
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