La Francia vara una stretta senza precedenti contro i passeggeri “perturbateurs”. Il ministero dell’Aviazione civile francese potrà inserire nella cosiddetta lista nera chi mette a rischio la sicurezza del volo o aggredisce personale e altri passeggeri. Il divieto d’imbarco sulle compagnie francesi potrà durare da 24 mesi, con la possibilità di estenderlo a 48 in caso di recidiva entro i primi due anni.
Le infrazioni includono anche danneggiamenti a bordo o violazioni delle istruzioni di sicurezza, comprese le regole sull’uso dei dispositivi elettronici come telefoni, laptop e power bank.
Ammende salate e regole chiare
I comportamenti meno gravi saranno sanzionati con multe da 10.000 euro, che possono arrivare fino a 20.000 euro in caso di recidiva entro un anno. Il Daspo colpirà viaggiatori di qualsiasi nazionalità, italiani inclusi, su tutte le 101 compagnie registrate in Francia, tra cui Air France, Transavia France e Air Corsica.
Il divieto è valido indipendentemente dall’aeroporto di decollo o arrivo. Un passeggero inserito nella black-list non potrà tentare l’imbarco, pena una multa aggiuntiva di 3.750 euro.
Difesa limitata per i passeggeri
Chi riceve un Daspo avrà un mese di tempo per presentare le proprie controdeduzioni. Superato questo termine, il ministero dell’Aviazione civile potrà infliggere multa o interdizione. Le compagnie avranno accesso alla banca dati nazionale dei passeggeri nocivi, così da verificare eventuali precedenti prima dell’imbarco.

Numeri in crescita: il fenomeno dei passeggeri indisciplinati
La misura nasce dall’aumento dei casi di inciviltà in Francia: le compagnie hanno denunciato 1.781 episodi nel 2024, contro i 1.050 del 2021, con un incremento del 70% in tre anni.
In Italia, i dati Enac mostrano numeri più contenuti: 80 segnalazioni nel 2022 (0,45 casi ogni 10.000 voli) e 90 nel 2023. Non esiste una lista nera nazionale; si applicano principalmente strumenti penali come l’articolo 432 del Codice penale (reati contro la sicurezza dei trasporti) o l’articolo 1231 del Codice della navigazione.
Il quadro internazionale: dai voli americani alle black-list interne
Negli Stati Uniti esiste una “No Fly List” federale per motivi di sicurezza e antiterrorismo, mentre le singole compagnie possono vietare a vita l’imbarco a chi ha aggredito equipaggi o creato gravi turbative. In Europa, invece, non esiste ancora un sistema unico condiviso, soprattutto per motivi legati alla privacy e alla protezione dei dati personali.
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