Ieri sera i cieli del Qatar, degli Emirati Arabi Uniti, del Bahrein e del Kuwait sono stati chiusi diverse ore causando una serie di voli cancellati e di ritardi. Una situazione – si temevano ritorsioni iraniane alle basi statunitensi del Golfo – che ha spinto molte ambasciate dei paesi occidentali a organizzare il rientro dei propri connazionali (la Francia e il Regno Unito hanno addirittura utilizzato aerei militari), mentre le compagnie aeree si stanno riorganizzando e stanno riducendo o sospendendo diversi voli da e per il Medio Oriente. E hanno modificato le rotte per quelli che vanno in Asia e in Oceania. Anche se la situazione dovrebbe tornare alla normalità, visto che Israele ha accettato la proposta di “cessate il fuoco” di Trump con l’Iran.
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La riapertura dei cieli in Kuwait, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti
Dopo lo stop momentaneo Kuwait, Bahrein ed Emirati Arabi Uniti hanno riaperto i loro spazi aerei, sottolineando però che alcuni voli potrebbero subire ritardi o cancellazioni. Ad esempio British Airwaysha cancellato domenica i voli tra l’aeroporto di Londra Heathrow e Dubai e Doha a seguito degli attacchi statunitensi contro l’Iran. Air France-KLM ha sospeso i voli per l’Arabia Saudita e gli Emirati Arabi Uniti almeno fino al 24 giugno compreso, mentre la Parigi-Tel Aviv sarà sospesa fino al 14 luglio, mentre le compagnie del Gruppo Lufthansa, hanno sospeso i voli per il Medio Oriente fino al 30 giugno.
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