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Dove è sconsigliato viaggiare Estate 2025: l’elenco aggiornato della Farnesina

In questo articolo

Conflitti, terrorismo e instabilità politica: ecco l’elenco aggiornato dei Paesi considerati pericolosi secondo la Farnesina, da evitare assolutamente nel 2025

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) aggiorna quotidianamente la piattaforma ViaggiareSicuri per indicare ai cittadini eventuali divieti o ‘forti sconsigli’ di viaggio. La dicitura ‘si sconsigliano i viaggi‘ equivale a un livello‑4 di allerta: l’Unità di Crisi ritiene che non esistano condizioni minime di sicurezza e che l’assistenza consolare possa risultare limitata o impossibile.

L’elenco dei Paesi attualmente sconsigliati (aggiornato al 15 luglio 2025)

Secondo gli ultimi avvisi diramati dalla Farnesina, e consolidati da portali che ne riprendono integralmente i contenuti, la lista completa comprende 22 Stati:

  • Afghanistan
  • Burkina Faso
  • Central African Republic
  • Chad
  • Guinea‑Bissau
  • Haiti
  • Iraq
  • Libya
  • Mali
  • Mauritania
  • Myanmar (Birmania)
  • Niger
  • Nigeria
  • North Korea
  • Papua New Guinea
  • Russia
  • Somalia
  • Sudan
  • Syria
  • Ukraine
  • Yemen
  • Iran

La maggior parte di questi Paesi – dal Sahel all’Afghanistan, dallo Yemen al Sudan – è teatro di conflitti armati o terrorismo diffuso; altri, come Haiti e Guinea‑Bissau, soffrono di un collasso istituzionale che rende impossibile garantire i servizi essenziali.

Perché sono considerati ‘off‑limits’

  • Conflitti in corso e terrorismo – Afghanistan, Siria, Yemen, Ucraina e Sudan registrano combattimenti attivi, bombardamenti indiscriminati e presenza di ordigni inesplosi. Nel Sahel (Mali, Burkina Faso, Niger) cellule jihadiste colpiscono regolarmente civili e ONG.
  • Instabilità politica cronica – Libia, Russia (in relazione al conflitto in Ucraina), Iran e Myanmar presentano arresti arbitrari di stranieri e restrizioni alla libertà di movimento.
  • Crollo dei servizi essenziali – In Haiti le bande armate controllano la capitale, l’aeroporto internazionale è chiuso dal novembre 2024 e i rapimenti a scopo di estorsione sono quotidiani.
  • Criminalità estrema – In Papua Nuova Guinea, Guinea‑Bissau e Nigeria il rischio di aggressioni, rapine a mano armata e sequestro di persona è elevato, specie fuori dai principali centri urbani.

Perché Israele e Gaza non sono nella lista?

La Farnesina distingue tra aree all’interno dello stesso Stato
Per esempio, non sconsiglia tutto Israele, ma invita a:

“Evitare viaggi non essenziali” in tutto il Paese,

“Evitare del tutto” gli spostamenti verso la Striscia di Gaza e alcune zone della Cisgiordania.
Questo rende Israele una zona parzialmente sconsigliata, e non sempre viene inserita nelle liste che riportano solo i Paesi completamente “off-limits”.

Cosa rischia chi parte comunque

Oltre all’esclusione di coperture assicurative (molte polizze annullano la validità in caso di viaggio verso Paesi con allerta Farnesina livello 4), i viaggiatori possono incorrere in:

  • impossibilità di ricevere assistenza dallo Stato italiano (ambasciate chiuse o personale ridotto);
  • blocchi improvvisi di frontiere e spazi aerei;
  • mancanza di strutture sanitarie adeguate e farmaci, come segnalato in Haiti e Sudan;
  • rapimenti a scopo di estorsione o detenzione arbitraria (caso emblematico: giornalisti fermati in Iran nel 2025).

Come restare aggiornati e tutelarsi

  • Consultare ViaggiareSicuri e l’app dell’Unità di Crisi fino al momento della partenza e durante il viaggio.
  • Registrarsi su DoveSiamoNelMondo: l’iscrizione è gratuita e permette alla Farnesina di rintracciare i connazionali in caso di evacuazione.
  • Stipulare una polizza che copra evacuazione sanitaria e rientro d’emergenza: molte compagnie prevedono clausole ad hoc anche per destinazioni “red list”.
  • Monitorare le fonti locali (media, ONG) e mantenere contatti costanti con familiari e tour operator.

Leggi Anche: Viaggi pericolosi: la nostra intervista a Daniele Grassi, International SOS

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