Dopo Snav e Grandi Navi Veloci (nelle navi da trasporto passeggeri/merci acquisì anche il 49% di Moby, operazione che poi dovette annullare), Bluvacanze e Cisalpina Tour, Caremar, MVN (logistica integrata), il Secolo XIX, Italo e, naturalmente, MSC Crociere, il colosso dei portacontainer MSC di proprietà della famiglia Aponte starebbe guardando anche a easyJet. Dopo esser entrata in Cai-Alitalia nel 2009 e aver fatto un tentativo di rilevare anche Ita Airways assieme a Lufthansa, aveva lanciato nel 2023 MSC Air Cargo.
Leggi Anche: Con MSC Air Cargo, la compagnia di shipping allarga l’orizzonte ai cieli
EasyJet nel mirino di MSC
EasyJet – che ha appena annunciato un utile ante-imposte in positivo, tra i 700 e 720 milioni di sterline – ma che ha una capitalizzazione abbastanza limitata, di circa 4 miliardi di sterline, sarebbe finito sul tavolo del gruppo Msc – che vanta una liquidità stimata tra i 55 e i 60 miliardi di euro – per proseguire la strategia di integrazione verticale dei trasporti, delle merci e del travel in generale. EasyJet infatti potrebbe essere un ottimo feeder delle sue crociere, ad esempio, nei mercati di Italia, Francia, Grecia, Spagna, Regno Unito, Pasi Bassi e Svizzera. Un interesse che si inserisce in un trend post-pandemico che vede i colossi marittimi come Kuehne+Nagel in Lufthansa e Cma Cgm in Air France-KLM investire massicciamente nel segmento aereo.
Doppia smentita da Msc e dal vettore low cost: “non commentiamo speculazioni”, fanno sapere dalla compagnia fondata quasi trent’anni fa da Stelios Haji-Ioannou (che ne detiene ancora circa il 15%), imprenditore greco-cipriota-britannico con inizi da armatore. Ha una flotta di 356 Airbus, con 290 in ordine. Quattro anni fa fu oggetto di un’offerta da parte di Wizz Air ma fu respinta. Perché ritenuta troppo bassa.
Leggi Anche: Easyjet, focus BtoB dalla sua nuova base di Milano Linate