Nella notte tra sabato 1° e domenica 2 giugno 2025, l’Etna, il vulcano attivo più alto d’Europa, ha dato spettacolo con un’eruzione di intensità significativa. Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV), l’evento ha avuto inizio intorno alle 03:50 del mattino, preceduto da scosse vulcaniche registrate già dalla mezzanotte. Dalle bocche del cratere Sud-Est si è sollevata una colonna di cenere alta diversi chilometri, visibile anche dalla costa ionica della Sicilia.
Si tratta dell’eruzione più potente registrata sull’Etna dal febbraio 2021, quando un evento simile aveva prodotto fontane di lava e un flusso di oltre tre chilometri. Anche questa volta, la forza dell’eruzione ha prodotto esplosioni stromboliane di intensità crescente, oltre a un flusso piroclastico visibile alle 11:30, provocato dal crollo di materiale sul fianco settentrionale del cratere.
Nessuna cancellazione a Fontanarossa: l’aeroporto resta aperto
Nonostante la nube vulcanica e l’iniziale allerta, l’aeroporto di Catania-Fontanarossa (Vincenzo Bellini) è rimasto pienamente operativo. Solo alcuni voli in arrivo da Roma, Milano e Berlino hanno subito ritardi nel pomeriggio, ma nessuna partenza è stata cancellata. Lo scalo, il più trafficato della Sicilia e punto di arrivo per milioni di turisti ogni anno, si trova a circa 30 km dal cratere e opera regolarmente anche in situazioni di moderata attività vulcanica.
Il VAAC di Tolosa (Volcanic Ash Advisory Centre) ha emesso inizialmente un’allerta rossa per l’aviazione, declassata poi ad arancione nel corso della giornata, indicando un abbassamento del rischio legato alla dispersione della cenere in quota.
Turisti colti di sorpresa e rischio escursioni
Diversi turisti presenti sull’Etna al momento dell’eruzione sono stati ripresi in video mentre si allontanavano in fretta dai sentieri. La prima ricercatrice dell’Osservatorio Etneo dell’INGV, Rosa Anna Corsaro, ha sottolineato a La Repubblica i rischi delle escursioni non controllate:
“I flussi piroclastici sono imprevedibili e rapidissimi. Nessun sistema di allerta può anticiparli al cento per cento”.
Corsaro ha inoltre evidenziato come i dati delle reti di monitoraggio siano pubblicamente accessibili online, ma la loro interpretazione dovrebbe restare in mano agli esperti. “Ci sono appassionati che si avventurano sulla sommità per assistere allo spettacolo – ha dichiarato – ma davanti a un flusso piroclastico, anche l’esperienza non basta“.
Le autorità raccomandano comunque ai passeggeri in partenza o in arrivo a Catania di verificare lo stato del proprio volo sul sito ufficiale dell’aeroporto (www.aeroporto.catania.it) o presso la compagnia aerea. L’attività vulcanica può variare rapidamente, influenzando visibilità e sicurezza dei voli.
L’Etna: un gigante sotto osservazione costante
Con oltre 3.300 metri di altezza e un’attività eruttiva documentata da oltre 3.000 anni, l’Etna è uno dei vulcani più monitorati al mondo. Solo nei primi sei mesi del 2025, il vulcano ha già mostrato diversi episodi di attività moderata. Il sistema di monitoraggio dell’INGV – tra i più avanzati in Europa – include stazioni sismiche, sensori termici e telecamere a infrarossi.
Secondo i geologi, l’evento del 2 giugno rientra nella normale attività del vulcano e non preannuncia fenomeni di maggiore gravità. Tuttavia, l’evoluzione sarà seguita attentamente nelle prossime settimane.
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