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Giappone, assicurazione sanitaria obbligatoria per chi viaggia: cosa cambia per i business traveller

In questo articolo

Una misura per la sostenibilità del sistema sanitario, in un Paese sempre più attrattivo per il business

Il Giappone si conferma una delle destinazioni più importanti per il business travel internazionale, grazie a un’economia avanzata, hub tecnologici e fiere di rilievo globale. Nel 2023, il Paese ha registrato oltre 25 milioni di arrivi internazionali (fonte: JNTO – Japan National Tourism Organization), con una netta ripresa anche per il segmento dei viaggi d’affari, specialmente da Europa e Stati Uniti.

L’obiettivo di lungo termine del governo di Tokyo è quello di raggiungere 60 milioni di visitatori all’anno entro il 2030, tra viaggi di piacere e trasferte di lavoro. Ma l’aumento dei flussi porta con sé anche nuove sfide organizzative, soprattutto in ambito sanitario. Per questo il governo giapponese sta lavorando a una misura destinata a incidere anche su chi viaggia per motivi professionali: l’obbligo di stipulare un’assicurazione sanitaria privata prima dell’ingresso nel Paese.

Obbligo di assicurazione sanitaria per tutti: anche per chi vola in Giappone per lavoro

Il piano, anticipato dal quotidiano The Asahi Shimbun e confermato dal Ministero della Salute giapponese, punta a risolvere un problema crescente: i costi sanitari lasciati scoperti da visitatori stranieri, inclusi viaggiatori business, che ricevono cure mediche e poi lasciano il Paese senza pagare.

La nuova misura sarà inclusa nel prossimo pacchetto di politiche economiche e si inserisce in un più ampio processo di revisione delle regole per gli ingressi. Il modello si ispira a sistemi già applicati in Paesi come l’area Schengen, Emirati Arabi Uniti e Turchia, dove l’assicurazione sanitaria è un requisito standard anche per i viaggiatori d’affari.

Cosa cambia per le aziende e i travel manager

Per chi organizza trasferte aziendali in Giappone, la novità comporta un ulteriore passaggio nei processi di travel management. L’assicurazione sanitaria dovrà essere acquistata prima della partenza e potrebbe diventare un documento obbligatorio da presentare in dogana. In caso contrario, il rischio concreto è quello di un respingimento alla frontiera.

Inoltre, per i lavoratori stranieri con visto a lungo termine, il mancato pagamento di spese sanitarie pregresse potrebbe portare a restrizioni per il rinnovo del visto o addirittura a un divieto di reingresso.

Per i travel manager e le aziende che inviano personale in Giappone per fiere, meeting o missioni commerciali, sarà quindi necessario aggiornare le policy interne e verificare che ogni trasferta sia coperta da un’adeguata polizza sanitaria.

Una misura per la sostenibilità del sistema sanitario

L’iniziativa nasce dalla necessità di proteggere il sistema sanitario giapponese. Secondo un rapporto del Ministero della Salute, Lavoro e Welfare, circa il 30% degli ospedali ha segnalato casi di morosità da parte di stranieri.

L’obiettivo è garantire un equilibrio tra attrattività del Paese e tutela dei servizi pubblici.

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