Chi prende un taxi all’aeroporto di Fiumicino dovrà abituarsi a tariffe nuove, e molto più alte. Il viaggio verso le Mura Aureliane, che da anni costava 60 euro, ora ne richiede 80: un incremento del 34% deciso dal Consiglio comunale sulla base dell’adeguamento all’indice Istat dei prezzi.
Non è l’unico rincaro. Per raggiungere la Fiera di Roma si spendono 33 euro invece di 25, per il porto di Civitavecchia si passa da 110 a 148. Persino il servizio collettivo sale, da 4 a 5,35 euro a passeggero, mentre all’interno del Comune entra in vigore una tariffa minima di 12 euro.
Il paradosso dei taxi doppi
Il rincaro più contestato riguarda la stessa tratta Fiumicino–Roma, che può costare due prezzi diversi: 80 euro con un taxi di Fiumicino, 55 con un taxi di Roma Capitale. Una differenza difficile da spiegare ai viaggiatori e che alimenta le polemiche sul sistema delle licenze.
Per smussare l’impatto, l’amministrazione ha previsto uno sconto del 10% per disabili, over 70, donne sole in fascia notturna e passeggeri diretti in ospedale. Ma le agevolazioni non bastano a disinnescare il malumore: tra chi teme un colpo al turismo e chi denuncia l’assenza di una regia unica sul servizio, il dibattito sui taxi romani si riaccende.
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