Dei giapponesi si narra l’estrema cura dei dettagli, dalle scuse dei manager e dei lavoratori del treno-proiettile Shinkansen per un ritardo di cinque minuti…in un anno, all’estrema pulizia di come fu lasciato lo spogliatoio della squadra di calcio del Paese del Sol Levante negli ultimi campionati mondiali. E ora questa notizia che ha dell’incredibile: malgrado scioperi (a dir la verità pochi), tifoni (tanti), terremoti (pure), maltempo e guasti ai sistemi, l’aeroporto internazionale di Osaka Kansai in Giappone non ha mai perso un bagaglio. Negli ultimi 30 anni. Un record, crediamo, sinceramente imbattibile. Che la società internazionale Skytrax premia da ben otto anni, come il Miglior aeroporto per il trattamento dei bagagli al mondo.
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Se il giapponese Kansai non perde una singola valigia, negli altri aeroporti…
Se l’Osaka Kansai, aeroporto che sorge un’isola artificiale progettato dall’italiano Renzo Piano nel 1994, segna uno 0 nella casella dei bagagli disguidati, la media globale è di 7,6 valigie perse ogni 1.000 viaggiatori. E di viaggiatori il Kansai ne ha avuti: oltre 30 milioni solo lo scorso anno. Con quest’anno che se ne attendono molti di più a causa dell’Expo che si tiene nella città nipponica. E che ha visto un profondo rinnovamento dei terminal, tra cui quello internazionale, nello scorso marzo.
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Come fa l’aeroporto di Osaka Kansai a non perdere mai una valigia?
Lo fa grazie a una tecnologia di monitoraggio intelligente avanzata, a una collaborazione continua tra persone e macchine, alla riconsegna dei bagagli che arrivano ai viaggiatori entro 15 minuti con gli articoli fragili consegnati a mano anziché messi sulle belt.
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