Obiettivo “25 milioni di visitatori entro il 2030“, afferma il Presidente e Ceo di Visit Detroit Claude Molinari, che prosegue “contro i 19 di oggi, puntiamo a crescere sia sulla parte leisure ma soprattutto, su quella business, grazie anche alle tante location dove possiamo organizzare incontri ed eventi”.
Di quei 19 milioni “l’80% sono turisti. E la stessa percentuale riguarda i turisti domestici. Ma noi vogliamo crescere su quel 20% di visitatori internazionali – oggi soprattutto i vicini canadesi – e sui congressisti e business traveller internazionali”. Perché, dopo i difficili anni ’90 e gli anni ’10 del 2000, quando la città andò addirittura in bancarotta, gli ingenti investimenti negli ultimi anni hanno visto rilanciare la Motor City dal punto di vista turistico ed economico. Attirando anche diverse sedi di aziende nel suo centro città, “oggi una delle più sicure degli Usa” precisa Molinari.
Il rilancio di Detroit: Italia, oggi il kick off
“Oggi è una sorta di kick off sul mercato italiano su cui puntiamo molto. Infatti abbiamo chiuso un accordo con la Juventus (non per nulla usa il termine kick off, ndr)“, insomma da città dell’auto a…città dell’auto, commenta Molinari, che precisa: “in Europa dopo i principali mercati di Germania e Regno Unito c’è la Francia e l’Italia“. Da dove, almeno al momento, vi sono voli diretti solo in estate grazie a Delta che a Detroit ha il suo secondo hub dopo Atlanta (una eredità dell’acquisizione di Northwest). Mentre tutto l’anno i collegamenti diretti dall’Europa sono da Amsterdam, Londra, Dublino, Francoforte, Parigi e Istanbul.
Il rilancio di Detroit, from worste to first
Detroit si è rilanciata anche grazie all’Arte, a un centro piccolo e pedonale, agli eventi e punta a un forte aumento della ricettività che ora, con 6 mila camere in città, un po’ fatica a ricevere tanti ospiti. Come si attende ad esempio dalla March Madness, la final four del basket universitario NCAA, nel 2027: “gli eventi, anche quelli sportivi, sono molto importanti per noi. E ora che abbiamo anche in Detroit Pistons finalmente in testa alla Eastern Division… Perciò abbiamo in pipeline circa 8.000 nuove camere nei prossimi anni” chiosa il manager.
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