Italo compra Itabus e guarda alla mobilità integrata

08/05/2023

In questo articolo

Due aziende uniti da valori comuni di sostenibilità e attenzione al cliente che si uniscono, e così Italo punta ad aumentare la copertura del territorio e i servizi di mobilità integrata

Italo amplia i suoi servizi in ottica di mobilità integrata, e lo fa finalizzando l’acquisizione di Itabus, la compagnia privata di trasporto passeggeri su gomma che ha iniziato le operazioni alla fine di maggio 2021.

L’acquisizione, con conseguente integrazione industriale, è avvenuta lo scorso 5 maggio 2023 tramite riunione del CdA di NTV sotto la presidenza di Luca Cordero di Montezemolo, al quale Flavio Cattaneo lascia tutte le deleghe pur rimanendo azionista di Itabus e assumendo il ruolo di Vice Presidente non esecutivo.

Per NTV si tratta del secondo tentativo di mobilità integrata treno-bus, dopo l’Italo Bus di qualche anno fa.

I viaggi premium di Itabus

Itabus nasce per collegare l’Italia (compresa la Sicilia) con 100 bus Man. In due anni, la società italiana ha superato i 2 milioni di viaggiatori, che su ogni tratta possono contare su mezzi moderni dotati di wifi 4/5G gratuito, toilette e distributori automatici di snack e bevande.

Sono tutti bipiano con 74 posti ciascuno e hanno 2 ambienti di viaggio: Comfort+ e Top, la prima classe. Tutti gli autobus hanno servizi sia di giorno che di notte, e collegano metropoli, ma anche porti, aeroporti, stazioni e località turistiche.

L’acquisizione di Itabus permetterà ad Italo di creare un efficiente servizio di mobilità integrata, aumentando il perimetro di copertura del territorio, soprattutto al sud, tanto che l’offerta partirà in estate da Campania, Puglia e Sicilia. I viaggi saranno disponibili h24, e a questi si aggiungerà un’offerta di chartering per soddisfare le esigenze di scuole, società sportive e gruppi turistici.

Valori comuni

Sia Italo che Itabus hanno in comune sia l’attenzione al cliente che la sostenibilità. I treni di NTV sono costruiti al 98% con materiali riciclabili e dotati di filtri Hepa per un costante ricambio dell’aria.

italo-treno-manovre-finanziarie

Allo stesso modo, la flotta Man di Itabus è tutta con motori diesel Euro 6d, i meno inquinanti, e sfrutta la collaborazione con Eni e il suo diesel+, il gasolio premium volto a ridurre le emissioni di CO2.

Per questo, le due aziende vogliono anche sviluppare una rete di micromobilità urbana e di mobilità integrata, con un’unica piattaforma multimodale e un unico biglietto valido per più mezzi.

Dichiara infatti Gianbattista La Rocca, AD di Italo: “Grazie a questa operazione i viaggiatori avranno a disposizione un servizio reale di mobilità integrata, un progetto in cui Italo crede e che studia da anni per facilitare gli spostamenti sul territorio. Con una flotta per ora di 51 treni e 100 bus, ma che potrà crescere nei prossimi anni, connetteremo tutta l’Italia, servendo 24 ore su 24 grandi città, borghi turistici e snodi infrastrutturali come porti ed aeroporti”.

Abbiamo parlato di:

Resta sempre aggiornato

Con la nostra newsletter ricevi anteprime, notizie e approfondimenti dal mondo del Business Travel.

Condividi:

Ultime news