La concorrenza sui binari cresce in tutta Europa e, dopo le velleità del Gruppo FS di cui scrivemmo qui, questa dovrebbe sbarcare anche nell’Eurotunnel grazie a Virgin Trains, che ha chiuso un accordo con il produttore francese Alstom la scorsa settimana per 12 nuovi treni ad alta velocità per competere con Eurostar sulle rotte sotto il canale della Manica dal 2030.
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Il servizio nell’Eurotunnel con Virgin Trains: come funzionerà?
I 12 treni di Alstom Avelia Stream viaggeranno tra London St Pancras, Parigi, Bruxelles e Amsterdam, secondo un rapporto presentato al regolatore ferroviario del Regno Unito, l’Ufficio di Rail and Road (ORR). A lungo termine, l’obiettivo sarebbe quello di espanderlo altrove in Francia, Germania e Svizzera. Un’operazione dal costo di 700 milioni di sterline (circa 809 milioni di euro), di cui il 50% coperto da Virgin e il 50% da due azionisti istituzionali non resi noti.
“Per troppo tempo, i passeggeri non hanno avuto scelta e ancora meno gioia. Non siamo qui per copiare. Siamo qui per aumentare gli standard, innescare l’innovazione e dare alle persone un modo migliore per viaggiare” il commento del fondatore di Virgin Sir Richard Branson al Times.
Eurotunnel: una tratta molto gettonata
Nel 2023, il consorzio spagnolo Evolyn disse che voleva lanciare una flotta di 12 treni tra Londra e Parigi nel 2025, mentre la società gestita dall’olandese Heurotrain disse anche che avrebbe iniziato a viaggiare dai Paesi Bassi a Londra e Parigi, con due fermate in Belgio, a partire dalla fine del 2027. Ma, come scritto sopra, l’ORR sta prendendo in considerazione le domande per l’avvio di un servizio sotto la Manica anche da Trenitalia e dalla britannica Gemini, che prevede di lanciare dieci treni da Londra a Parigi e Bruxelles e collabora con Uber. Spazio, secondo un recente report, ce ne sarebbe per almeno un nuovo operatore, se non due. Il primo sarà Virgin?
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