Per la Generazione Z, cresciuta con smartphone e pagamenti contactless, il viaggio d’affari dovrebbe essere semplice e immediato. La realtà, però, spesso racconta altro: autorizzazioni complicate, note spese da compilare a mano e sistemi aziendali ancora poco digitali.
Trasferte veloci e senza scartoffie
Il 57% dei giovani lavoratori considera le trasferte un passaggio importante per la carriera, e il 70% ritiene che avranno un peso crescente nei prossimi anni. Ma quello che chiedono alle aziende è chiarezza e rapidità: app intuitive per prenotare voli e hotel, carte virtuali nei digital wallet e processi “tap & go” che eliminino rimborsi lenti e anticipi di spesa.
La compilazione manuale delle note spese resta l’incubo peggiore. Secondo dati SAP Concur, un solo errore può costare in media 18 minuti di lavoro e 52 dollari: un tempo che i Gen Z non vogliono più perdere.
L’aiuto dell’intelligenza artificiale
Anche l’AI entra in campo: può suggerire le tratte più convenienti, segnalare spese anomale e generare report in automatico. Eppure, mentre solo il 35% dei reparti finanziari la utilizza, la Generazione Z la impiega già nel 40% delle proprie attività quotidiane. Il divario è evidente.
La sostenibilità come criterio di scelta
Non è solo una questione di tecnologia. Oltre il 70% dei giovani professionisti guarda con attenzione alle politiche ambientali delle aziende prima di accettare un incarico che preveda viaggi frequenti. Vengono privilegiati i voli diretti, le strutture attente all’impatto ecologico e la trasparenza nelle policy.
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