UK Border Force

La UK Border Force farà un grande sciopero il prossimo 15 marzo

17/02/2023
Contro l'inflazione e gli stipendi miseri, ecco le motivazioni degli scioperi della UK Border Force di cui il più importante sarà quello del 15 marzo 2023

La UK Border Force, ovvero il personale della polizia di frontiera di aeroporti e porti nel Regno Unito, ha indetto diversi scioperi tra febbraio e aprile. Il primo si terrà proprio nel weekend 17-20 febbraio, ma il più grande è atteso per il prossimo per il 15 marzo, mentre il terzo è previsto durante le vacanze di Pasqua a inizio aprile.

Quello del prossimo mese, infatti, coinvolgerà circa 100.000 lavoratori del servizio civile, tra cui la UK Border Force, e potrebbe causare disagi e interruzioni a oltre 2.000 voli in arrivo o partenza dalla monarchia di Carlo III.

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Perché la UK Border Force sciopera?

Lo sciopero rientra in una più ampia azione coordinata di migliaia di dipendenti pubblici, circa 100.000 in 214 dipartimenti governativi e altri enti pubblici che manifestano chiedendo un aumento salariale del 10% in risposta alla vertiginosa inflazione che sta colpendo Londra, che ha raggiunto il 10,6%.

Come ha affermato Mark Serwotka, segretario generale della PCS (Public and Commercial Services Union), lo scioperò causerà “interruzioni significative”, ma il continuo aumento del costo della vita non ha lasciato altra scelta. Dichiara infatti: “Non abbiamo altra scelta che intraprendere azioni sindacali perché i nostri membri stanno usando le banche alimentari e non sono in grado di accendere il riscaldamento in questo momento.  Il governo può fermare questi scioperi domani se mette i soldi sul tavolo“.

Heathrow nel mirino

L’aeroporto che probabilmente sarà più colpito sarà quello di Londra-Heathrow, il più grande del Paese e il principale anche su scala europea. La struttura si sta preparando a numerosi caos a marzo, periodo più interessato ai viaggi d’affari, ma soprattutto a quello di aprile, visto che per le vacanze di Pasqua sono attesi milioni di turisti.

Lo scalo londinese è dichiaratamente nel mirino dello sciopero, ed è la stessa Sharon Graham, Segretario generale del sindacato Unite, a dirlo:  “L’aeroporto di Heathrow è colpevole di grossolana ipocrisia, sta pagando stipendi con cifre da numero di telefono al suo amministratore delegato e ai suoi dirigenti, ma i lavoratori che rendono l’azienda un successo sono con salari da povertà”.

Lo sciopero, aperto a oltre 3.000 lavoratori, si chiuderà il 17 marzo.

Le misure del governo

Per far fronte allo sciopero, “Personale militare, funzionari pubblici e volontari di tutto il governo vengono addestrati per sostenere la Forza di frontiera negli aeroporti e nei porti di tutto il Regno Unito in caso di potenziali azioni di sciopero”, ha dichiarato il governo britannico in una nota, aggiungendo però di prepararsi a “potenziali interruzioni”.

Il capo delle forze armate, però, in altri scioperi aveva già avvertito che non dovrebbero essere considerati come “capacità di riserva” dei lavoratori in sciopero, in quanto impegnati in altre cose e quindi focalizzati su quel ruolo primario. Gli stessi sindacati hanno avvertito che il personale militare non è qualificato per svolgere questi lavori.

Viaggiare nel Regno Unito è sempre più complicato

Ormai è evidente che recarsi nel Regno Unito, per affari o per piacere, ha perso di semplicità.

Chi ha viaggiato nel Paese tra maggio e agosto 2022 avrà sicuramente notato le ore di ritardi in tutti i principali scali portuali e aeroportuali del paese, causati non solo dai più severi controlli di frontiera dovuti alla Brexit, ma anche dalla mancanza di personale – e questo soprattutto a Dover, dove i treni si “inabissano” per raggiungere Calais, in Francia, e quindi l’Europa.

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