Secondo la consueta classifica semestrale della The Economist Intelligence Unit, l’azienda strategica legata al gruppo editoriale dell’omonimo settimanale britannico, le dieci città al mondo dov’è più costoso vivere si trovano negli Usa (3 metropoli) due in Asia e altrettante in Svizzera, e una in Medio Oriente (ma non forse quella che state pensando…). La società di analisi britannica ha preso in considerazione più di 400 prezzi per 200 tra prodotti e servizi, su un campione di 173 città (escludendo Caracas in Venezuela, dove i prezzi sono aumentati del 450% dal 2022).
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La top ten
La dieci città più costose al mondo secondo l’Economist sono:
1. Zurigo e Singapore al primo posto ex aequo
3. New York e Ginevra al secondo posto ex aequo
5. Hong Kong
6. Los Angeles
7. Parigi
8. Tel Aviv e Copenhagen al sesto posto ex aequo
10. San Francisco
Secondo il Worldwide Cost of Living Index realizzato dall’Economist Intelligence Unit (EIU) quest’anno il costo medio della vita è aumentato del 7,4% (contro l’8,1% del 2022), con i prezzi dei generi alimentari che sono quelli aumentati più velocemente.
Le top ten delle città più economiche
Damasco, in Siria, rimane la città più economica del mondo. Anche Teheran, in Iran (un tempo dall’altra parte della classifica), e Tripoli, in Libia, sono in fondo alla classifica, classificandosi rispettivamente al 172° e 171° posto.
1. Damasco (Siria)
2. Teheran (Iran)
3. Tripoli (Libia)
4. Karachi (Pakistan)
5. Tashkent (Uzbekistan)
6. Tunisi (Tunisia)
7. Lusaka (Zambia)
8. Ahmedabad (India)
9. Lagos (Nigeria)
10. Chennai (India)
Chi scende e chi sale
A causa delle sanzioni occidentali a seguito dell’invasione russa dell’Ucraina il valore del rublo è crollato, facendo scendere dalla classifica le città russe di Mosca e San Pietroburgo, rispettivamente di 105 posti, al 142°, e 74 posti, al 147°. Anche le città cinesi a causa della lenta ripresa post-pandemia e della “domanda dei consumatori contenuta”, sono scese in classifica, con Pechino, che l’anno scorso si classificava al 34° posto e ora scivolata al 60° posto. In discesa anche le città giapponesi, con Osaka che ha perso ben 27 posizioni, ora l 70° posto, e Tokyo a -23, al 60°.
Tra chi “sale” tanta America Latina: con Santiago de Querétaro (Messico) che ha guadagnato ben 48 posizioni arrivando al 51° posto, seguito da un’altra località messicana, ovvero Aguascalientes (Messico) all’82°posto (+39 posizioni) e San José (Costa Rica), cresciuta di 38 posti, arrivando al 70°. IN Europa da sottolineare il balzo in avanti di Berlino e Manchester, passate entrambe dal 73° al 42° posto.
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