Mice, l’exploit dei congressi scientifici

L’Italia leader mondiale del turismo congressuale: crescita record dei congressi scientifici internazionali

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Negli ultimi quattro anni il nostro Paese è quello che cresce di più al mondo per numero di eventi scientifici ospitati. Una leadership trainata dai Knowledge Leaders e certificata da una ricerca internazionale presentata a Roma

L’Italia si conferma protagonista assoluta nel panorama globale del turismo congressuale. Negli ultimi quattro anni, il nostro Paese ha registrato la più alta crescita al mondo per numero di congressi scientifici internazionali ospitati, rafforzando il proprio posizionamento nella meeting industry e superando i principali competitor europei.

A certificarlo è una ricerca elaborata dalla società specializzata GainingEdge, presentata al Campidoglio in occasione dell’edizione 2025 degli Italian Knowledge Leaders (IKL). Il progetto è promosso da Convention Bureau Italia in collaborazione con l’Assessorato ai Grandi Eventi, Turismo, Sport e Moda di Roma Capitale, con il sostegno istituzionale di Enit, Crui e Frecciarossa.

Secondo lo studio, l’Italia è prima a livello internazionale per crescita percentuale di congressi scientifici ospitati: +19,98%, pari a 204 eventi in più rispetto al quadriennio precedente. Un dato che spicca ancora di più se confrontato con l’andamento negativo o stagnante dei principali Paesi concorrenti in Europa, confermando la capacità del sistema Italia di attrarre eventi ad alto valore aggiunto.

Il turismo congressuale emerge così come una leva strategica non solo per l’economia, ma anche per il posizionamento reputazionale e culturale del Paese, grazie a eventi che generano flussi qualificati, programmazione di lungo periodo e ricadute diffuse sui territori.

Il capitale umano come fattore chiave

Il dato forse più significativo riguarda però il capitale umano. Negli ultimi quattro anni, 396 italiani in più sono entrati nei board delle associazioni scientifiche internazionali, un numero superiore a quello registrato da Spagna (+295), Regno Unito (+265), Germania (+241) e Francia (+216).

Una presenza che non è solo simbolica: il ruolo degli italiani nei board internazionali si traduce direttamente in una maggiore capacità di attrarre congressi di alto profilo, rafforzando la competitività del Paese nella corsa globale agli eventi scientifici.

Al centro di questo successo ci sono i Knowledge Leaders: accademici, ricercatori, clinici e professionisti che ricoprono ruoli apicali nelle associazioni scientifiche mondiali. Oltre 50 di loro hanno partecipato all’evento romano, celebrando insieme il primato italiano.

Come evidenzia la ricerca, sono proprio i Knowledge Leaders i principali promotori delle candidature che portano i grandi congressi internazionali in Italia. La loro autorevolezza scientifica e il posizionamento nei board globali rappresentano un vantaggio competitivo determinante nella competizione internazionale della meeting industry.

Le istituzioni e la visione di sistema

All’evento hanno preso parte, tra gli altri, Alessandra Priante, presidente Enit, Carlotta Ferrari, presidente Convention Bureau Italia, Tobia Salvadori, direttore Convention Bureau Italia, e Alessandro Onorato, assessore al Turismo di Roma Capitale.

Il ministro del Turismo, Daniela Santanché, ha inviato un messaggio istituzionale sottolineando il valore strategico del comparto: “L’Italia non è solo arte, paesaggi ed enogastronomia, ma anche un leader della conoscenza. Il turismo congressuale attiva filiere di altissima qualità, coinvolge visitatori alto spendenti, è programmabile con largo anticipo e contribuisce alla destagionalizzazione senza sovraccaricare le destinazioni“.

Carlotta Ferrari ha ribadito la necessità di una visione di lungo periodo: “Abbiamo competenze e potenziale per competere ai massimi livelli. Per consolidare questo posizionamento è però fondamentale un supporto strutturale e continuativo che consenta una pianificazione di medio-lungo periodo e condizioni competitive paritarie con i principali player globali“.

Nel corso della giornata sono stati assegnati anche i Premi Nazionali Italian Knowledge Leaders per le categorie Congresso Inclusivo e Congresso Sostenibile, insieme ai riconoscimenti per i Destination Champions. Consegnato infine il Premio Legacy, dedicato a studenti e giovani ricercatori che si sono distinti in esperienze congressuali internazionali, a conferma di un settore che guarda al futuro e investe sulle nuove generazioni della conoscenza.

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