Lufthansa, le mani sul viaggiatore (se premium è meglio) italiano

06/07/2023
Tutte le compagnie del gruppo volano in Italia, servendo 21 aeroporti con ben 162 voli giornalieri

Lufthansa per i suoi 65 anni in Italia – il primo volo decollò infatti da Roma Ciampino nel 1958 – si è regalata…Ita Airways, della quale però Gabriella Galantis, Country Manager Italia del vettore tedesco dice alla platea dei partecipanti all’evento milanese Lufthansa Allegris, la nuova esperienza di viaggio su misura: al momento quel logo che vi aspettavate di vedere rimane un concorrente. Ita Airways a parte, Lufthansa in Italia si è regalata un +12% di capacità in più – anche se -14% rispetto al pre-covid, nel 2019 -, anche se Galantis evidenza che “ci piacerebbe averne di più, anche perché voliamo con load factor di gruppo importanti (sopra l’80%, ndr)“.

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Italia 2° mercato. Anche per gli HONs…

In Italia il gruppo Lufthansa vola su ben 21 aeroporti, “più che in Germania…” sottolinea Galantis, con ben 162 voli giornalieri, “con tutte le società“. E aggiunge con orgoglio: “e sono pochi i mercati dove questo succede”. In crescita tutti i segmenti, con un vero e proprio boom dei Tour Operator, a + 133%, e con un ottimo +74% anche per il corporate. Di cui fanno parte anche quei grandi viaggiatori – principalmente corporate appunto -, chiamati HON Circle Member (il livello top dei frequent flyer, oltre i Senator, insomma), che vede anche qui l’Italia al secondo posto al mondo dopo i mercati definiti “locali” , ovvero Austria, Germania e Svizzera, e dietro solo gli Stati Uniti.

Gli italiani volano con le compagnie del gruppo Lufthansa beyond gli hub delle sue compagnie verso Stati Uniti, Giappone, Canada, Thailandia, Brasile, Cina, Sud Africa e India, i medesimi paesi origine dei viaggiatori che vengono in Italia, con, in aggiunta, Corea, Messico e Argentina.

Galantis ha poi tenuto a sottolineare l’iniziativa solidale fondata nel ’99 da alcuni colleghi, la Help Alliance, che da due anni ha anche una emanazione a Milano, “con diverse iniziative, tra cui una in particolare con il  Centro Barrio’s di Piazza Donne Partigiane, con cui sostenere una educatrice per i ragazzi del centro per tre anni”.

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Progetto Allegris

 

Galantis ha poi parlato anche del progetto Allegris (di cui noi parlammo qui) per il quale Lufthansa ha investito oltre 2,5 miliardi di euro: “Ogni ospite ha la propria concezione di premium, ed è per questo che ci concentriamo sull’individualità ed esclusività ai massimi livelli” il suo commento su questo grande investimento del gruppo. Di cui ci ha parlato approfonditamente Bjoern Becker, Program Lead Future InterContinental Experience: Lufthansa amplia la sua offerta premium in First Class con la Suite Plus, una doppia cabina separata, con pareti alte fino al soffitto e una porta completamente richiudibile, un grande tavolo e due ampie sedute che, all’occorrenza, possono unirsi per creare un comodo letto matrimoniale. La First Class sarà introdotta nel 2024 sugli Airbus A350 appena consegnati. La Business Class poi sarà più flessibile che mai. Per la prima volta, gli ospiti della Business Class Lufthansa possono usufruire di una suite personale che offrirà ancora più comfort e privacy grazie a pareti alte e porte scorrevoli, comprensive di guardaroba e minibar. Qui i viaggiatori delle prime file, oltre ad avere maggiore spazio personale e per i propri effetti, potranno godere di un monitor fino a 27 pollici. All’occorrenza, gli ospiti della Business Class che viaggiano insieme potranno collegare le due suite beneficiando di ancora maggior riservatezza“. E saranno anche rinnovate la Economy Premium, già stata introdotta da Swiss nella primavera del 2022 e “sempre più utilizzata anche dalle aziende” e la Economy.

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Il retrofit delle nuove classi saliranno a bordo di più di 80 nuovi aeromobili della flotta Lufthansa – Boeing 787-9, Airbus A350 e Boeing 777-9 – ma anche su velivoli già in servizio come il Boeing 747-8.

Moderni aeromobili, come il B787, che dovranno aiutare il gruppo Lufthansa a
raggiungere la neutralità delle emissioni di CO₂ entro il 2050. Già entro il 2030, il gruppo aeronautico intende dimezzare le proprie emissioni nette di CO₂ rispetto al 2019, attraverso misure di riduzione e compensazione. E anche per questo ha lanciato le Green Fares di cui abbiamo parlato qui.

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