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Malpensa, è allarme carburante. Voli a rischio fino a Natale

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Secondo quanto riportato da Leonard Berberi del Corriere della Sera, un problema alla raffineria Eni di Sannazzaro de’ Burgondi sta riducendo la disponibilità di carburante per gli aerei a Milano Malpensa. Il risultato è un bollettino ufficiale — un Notam — inviato alle compagnie aeree che suggerisce di imbarcare carburante nei voli precedenti per coprire le tratte successive, almeno fino al 31 dicembre 2025.

Il documento avvisa: “Si richiede agli operatori riforniti da Eni, quando possibile e in base alla rotta e all’orario del volo, di calcolare una quantità sufficiente di carburante dall’aeroporto precedente per le successive tratte“. La comunicazione riguarda soprattutto voli brevi e medi, che costituiscono la maggior parte dei movimenti giornalieri degli aeromobili.

Le preoccupazioni delle compagnie

Secondo quanto sostiene il Corriere della Sera che ha interpellato diverse compagnie aeree, l’operatività dei voli resta garantita. Tuttavia, alcune, in particolare quelle con decine di decolli al giorno dal secondo scalo più trafficato d’Italia, ammettono di essere «preoccupate» per la seconda metà di novembre.

A Malpensa, il carburante Jet A1 proviene solo da due raffinerie: quella di Sannazzaro di Eni e quella di Trecate gestita da Api-Ip. Eni detiene circa due terzi del mercato locale, secondo quanto calcolato dagli operatori del settore energetico.

La risposta di Eni

A seguito di un problema agli impianti della raffineria di Sannazzaro de’ Burgondi, Eni conferma una parziale e temporanea riduzione della produzione di jet A1 nei mesi di ottobre e novembre”, spiega una portavoce dell’azienda. “Al momento non ci sono problemi di disponibilità e sono già in atto misure alternative per limitare le conseguenze sull’operatività dello scalo“. Eni ha comunque avvisato la società aeroportuale, invitando le compagnie a evitare di concentrare i rifornimenti solo su Malpensa.

Secondo quanto appreso, la produzione della raffineria pavese è diminuita del 10% a ottobre e del 25% a novembre. Per questo molte compagnie praticano il cosiddetto “tankering”, imbarcando più carburante del necessario per coprire uno o due voli aggiuntivi senza rifornirsi.

Gli interventi di mitigazione

Per fronteggiare la situazione sono state attivate tre azioni principali:

  1. La raffineria concorrente di Trecate ha incrementato la produzione per fornire parte del carburante necessario.
  2. Eni sta inviando autobotti cariche di Jet A1 da altri impianti al centro di smistamento di Rho, vicino a Milano.
  3. Sea, la società che gestisce Malpensa, aprirà temporaneamente il proprio deposito anche alle autobotti di Eni, per agevolare i rifornimenti in emergenza.

Il monitoraggio della situazione prosegue, con l’obiettivo di limitare ogni impatto sui voli e mantenere operativo il secondo scalo più importante d’Italia.

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