Chi viaggia spesso per lavoro o per piacere sa quanto il mondo dell’aviazione si basi su prenotazioni, biglietti e codici che identificano ogni servizio acquistato. Da decenni, il sistema gira attorno a un mix di PNR (Passenger Name Record), biglietti elettronici (e-ticket) e documenti per i servizi extra (EMD). Ma ora qualcosa sta cambiando in modo radicale.
Dal 5 maggio 2025, Finnair ha lanciato il primo Native Order operativo al mondo: un unico “ordine digitale” che racchiude tutto ciò che serve per il viaggio, dal volo agli extra. Non più un mosaico di codici e documenti, ma un sistema integrato e aggiornabile in tempo reale. Il concetto si basa sul programma One Order promosso da IATA, l’associazione internazionale che rappresenta le compagnie aeree.
Come funziona il Native Order? Pensate al carrello dell’eCommerce
Con il Native Order, il viaggio aereo si acquista e si gestisce come un carrello online: un unico ordine che comprende il volo, la scelta del posto, i bagagli extra, l’accesso alla lounge e persino i trasferimenti o l’hotel. Tutto in un solo documento digitale, più facile da consultare e modificare.
Questo approccio permette alle compagnie aeree di proporre offerte più personalizzate, pacchetti su misura e servizi combinati, proprio come accade negli store online che usiamo ogni giorno. Un passo avanti per l’esperienza dei viaggiatori, ma anche una sfida enorme per un settore abituato a logiche e tecnologie degli anni ‘60.
Un cambiamento che tocca tutti: compagnie, agenzie e viaggiatori
L’arrivo del Native Order non è solo una questione tecnologica. Si tratta di un vero cambio di modello. Le compagnie diventano sempre più simili a retailer digitali, capaci di vendere esperienze complete e personalizzate. I GDS (i grandi sistemi di distribuzione come Amadeus, Sabre e Travelport) dovranno evolvere per restare centrali, trasformandosi da semplici distributori a veri integratori di servizi (fonte: Amadeus, Sabre, Travelport).
Per le agenzie di viaggio e le TMC (Travel Management Company), la sfida sarà adattarsi a un mondo dove parte delle offerte sarà sempre più gestita direttamente dalle compagnie. Mentre per i viaggiatori business e leisure, questo potrà significare un’esperienza più fluida, ma anche la necessità di familiarizzare con nuovi strumenti e canali.
I vantaggi attesi
Tra i benefici più importanti del Native Order ci sono: meno errori e più automazione: un ordine unico è più facile da gestire; esperienza utente più semplice: tutto in un unico posto, più facile da modificare; maggiore possibilità di personalizzazione: offerte costruite su misura, con più combinazioni di servizi; integrazione più facile con altri servizi: hotel, transfer, assicurazioni.
Ma non mancano le sfide
Ovviamente non è tutto semplice. La transizione comporta complessità operative. La convivenza tra i vecchi sistemi (PNR e biglietti) e i nuovi ordini digitali richiederà anni. Servono standard condivisi: se ogni compagnia sviluppa un proprio modello, si rischia di creare confusione. La dipendenza dai fornitori tecnologici sarà alta: pochi player globali avranno un ruolo cruciale nella gestione di questi sistemi.
Un processo graduale, ma inevitabile
Il modello “Offers & Orders” segue una logica già realtà in altri settori, come il retail o l’hospitality. Per il trasporto aereo, la strada è più complessa per via delle normative, delle alleanze e della dimensione globale del business. Ma la direzione è tracciata. Dopo Finnair, altre compagnie come Lufthansa, Air France e Qatar Airways stanno già testando soluzioni simili.
Per chi gestisce viaggi aziendali, questo significa prepararsi a un mercato dove le offerte saranno sempre più modulari e i contenuti arriveranno da canali diversi. Sarà importante rivedere le policy aziendali, aggiornare gli strumenti tecnologici e monitorare l’evoluzione dei fornitori.
Uno sguardo al futuro
Gli scenari possibili? Entro il 2030 potremmo assistere a un’adozione su larga scala, con un’esperienza utente più integrata e omnicanale. Ma non è escluso che si vada verso un’adozione selettiva o rallentata, con vecchi e nuovi sistemi che coesisteranno a lungo.
Per ora, il consiglio è uno: iniziare a valutare come il proprio programma travel potrà adattarsi. Chi si prepara oggi sarà pronto domani.
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok