È successo di nuovo. Un Antonov An-24 è precipitato ieri a circa 15 chilometri da Tynda, in Russia, e ha causato 49 nuove vittime e facendo salire il bilancio totale degli incidenti a 159 schianti con 2.134 morti. Un numero impressionante, che fa di questo aereo uno dei più pericolosi della storia dell’aviazione civile.
Il modello coinvolto è un An-24RV, una delle tante varianti nate dallo stesso progetto base sviluppato in Unione Sovietica alla fine degli anni Cinquanta. Il velivolo, un bimotore a turboelica a struttura alta, è stato pensato per operare su piste corte e poco attrezzate, ma oggi è considerato obsoleto e inadatto ai moderni standard di sicurezza.
Una storia segnata da incidenti
L’Antonov An-24 nasce nel 1957, viene assemblato nel 1959 e compie il suo primo volo nel 1962. Già nel 1965 si registra il primo disastro, a Khanty-Mansiysk: un atterraggio fuori pista provoca la morte di 43 passeggeri. Da allora si susseguono episodi tragici, in Russia, Ucraina, Egitto, Azerbaigian, e altri Paesi.
Nel 1966, un An-24 parte da Nicosia diretto al Cairo sotto una tempesta: a causa di guasti multipli precipita sulle dune. Muoiono tutti i 30 a bordo. Lo stesso anno, un altro aereo colpisce un cammello in pista a Luxor: l’atterraggio di emergenza riesce, miracolosamente senza vittime.
Due anni dopo, un An-24B si schianta nella taiga russa: il mezzo aveva effettuato quattro scali nella stessa giornata. 45 le vittime. Nel 1969, in Ucraina, una pala dell’elica sinistra si stacca, perfora la fusoliera e provoca la caduta in vite del velivolo: 55 morti.
Nel 1970, un altro disastro in volo: l’aereo colpisce un pallone meteorologico a 4.000 metri d’altitudine, causando 45 morti tra cui un’intera squadra giovanile di hockey. Nel 1973 a Baku, guasto al motore e impatto contro una piattaforma petrolifera: 56 morti. Nel 1974, un politico impone un atterraggio non previsto in Romania. Il velivolo si schianta su un monte: 33 morti.
I principali incidenti dell’Antonov An-24
Anno | Luogo | Dinamica | Vittime |
---|---|---|---|
1965 | Khanty-Mansiysk (Russia) | Atterraggio fuori pista, impatto contro un cumulo di neve | 43 |
1966 | Cairo (Egitto) | Malfunzionamento strumenti in volo | 30 |
1966 | Luxor (Egitto) | Scontro con cammello in decollo | 0 |
1968 | Olyokminsk (Russia) | Precipitato dopo 4 scali in un giorno | 45 |
1969 | Ucraina | Rottura elica, perforazione fusoliera | 55 |
1970 | Russia | Collisione con pallone meteo | 45 |
1973 | Baku (Azerbaigian) | Guasto motore, impatto con struttura metallica | 56 |
1974 | Sibiu (Romania) | Richiesta atterraggio forzato da politico, schianto | 33 |
Un aereo ancora in servizio… nonostante tutto
Nonostante l’età media elevata, l’An-24 è ancora in servizio in alcune zone dell’Asia centrale e orientale, spesso in contesti dove mancano alternative moderne. Ma con un bilancio così tragico e un record di affidabilità discutibile, ci si chiede quanto a lungo si possa continuare a volare con questi ‘autobus dei cieli’ sovietici senza mettere in pericolo altre vite.
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