Traforo del Tenda (1)

Riapre il traforo del Tenda: nuovo tunnel e senso unico alternato ogni 15 minuti

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Dopo cinque anni di attesa, torna percorribile il collegamento strategico tra Italia e Francia: lavori francesi completati entro il 2026

Dopo cinque anni di chiusura, torna operativo il traforo del Tenda, il tunnel stradale internazionale che collega Piemonte e Liguria con la Francia. Linaugurazione ufficiale è prevista per oggi, venerdì 27 giugno 2025, alla presenza del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, dei presidenti di Piemonte e Liguria, e dei vertici Anas. A partire da domani il traforo sarà percorribile con senso unico alternato regolato da semaforo: il passaggio sarà consentito ogni 15 minuti, come accadeva già prima della chiusura.

Fino al 2020, il traforo registrava oltre un milione di transiti l’anno, un asse strategico per i flussi turistici e commerciali tra Italia e Francia. La chiusura aveva duramente colpito l’economia locale, con un calo stimato del 45% per le attività commerciali della zona, come confermato dal sindaco di Vernante, Gian Pietro Dalmasso.

Orari e modalità di apertura: l’accordo con la Francia

Gli orari definitivi di apertura saranno stabiliti oggi dalla Commissione intergovernativa riunita a Limone Piemonte. La proposta italiana, sostenuta dal presidente della Provincia di Cuneo Luca Robaldo e dall’assessore regionale Marco Gabusi, prevede una fascia oraria ampia, dalle 6 alle 20 nei mesi estivi e in inverno, mentre da settembre a inizio dicembre l’apertura potrebbe essere limitata a due fasce giornaliere, vista la riduzione del traffico turistico.

Il confronto con la Francia resta cruciale: oltralpe, infatti, proseguono i lavori di ripristino dei tornanti e dei ponti della strada in Alta Val Roya, devastata dalla tempesta Alex nell’ottobre 2020. La conclusione di questi interventi è prevista per marzo 2026.

Un cantiere travagliato e i progetti futuri

Il traforo del Tenda è stato protagonista di una delle opere pubbliche più complesse degli ultimi trent’anni. I lavori hanno dovuto affrontare un’inchiesta per frode (terminata con 15 assoluzioni), un’interdittiva antimafia, un’alluvione che ha distrutto ponti e strade, oltre a errori tecnici e ritardi che hanno portato i costi dell’opera a oltre 300 milioni di euro, più del doppio rispetto alle previsioni iniziali.

Il progetto per il raddoppio del tunnel, affidato ad Anas e già finanziato dal governo italiano, non è ancora partito. Prima sarà necessario un nuovo accordo bilaterale con la Francia per definire tempi e modalità dei lavori. Secondo fonti ufficiali, è probabile che il transito regolato da semaforo prosegua almeno fino al 2028.

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