Southwest Airlines, storica compagnia low cost americana, ha annunciato un cambio radicale nella sua politica per i passeggeri plus-size. Dal 27 gennaio 2026, chi non sarà in grado di contenersi entro i braccioli del proprio sedile dovrà acquistare un secondo posto già in fase di prenotazione.
Una svolta rispetto al passato
Fino ad oggi la compagnia aveva una delle regole più inclusive del settore: i passeggeri che occupavano parte del posto accanto potevano ottenere un secondo sedile senza costi aggiuntivi, oppure chiedere un rimborso. Con la nuova policy, invece, il supplemento diventa obbligatorio, e solo in circostanze molto precise (posti disponibili, stessa tariffa e richiesta entro 90 giorni) sarà possibile ottenere la restituzione della spesa.
La stretta si accompagna ad altri cambiamenti: Southwest abbandonerà anche l’open seating — che permetteva ai viaggiatori di scegliere liberamente il posto una volta a bordo — e introdurrà l’assegnazione al momento dell’acquisto. È stata inoltre rivista la politica sui bagagli gratuiti, un tratto distintivo della compangia.
Critiche e reazioni
La decisione ha sollevato molte polemiche, soprattutto da parte delle associazioni che difendono i diritti delle persone con obesità. La National Association to Advance Fat Acceptance ha parlato di “un passo indietro nell’inclusione” per una compagnia che per oltre trent’anni era stata apprezzata proprio per la sua attenzione ai passeggeri con esigenze particolari.
C’è chi sottolinea anche il rischio reputazionale: Southwest ha costruito buona parte della sua immagine sulla vicinanza ai clienti e su una politica flessibile. Il nuovo corso, più rigido, potrebbe rendere meno competitivo il brand in un mercato già molto affollato e sensibile alle questioni sociali.
Leggi anche: Ryanair e Booking si alleano per vendere voli low cost
***
CONTINUA A LEGGERE SU BUSINESSMOBILITY.TRAVEL
Per non perderti davvero nulla seguici anche su LinkedIn, Instagram e TikTok