Venezia ci riprova: da oggi, venerdì 18 aprile 2025, scatta ufficialmente il contributo d’accesso per entrare nella città storica, già testato nel 2024. La misura, unica al mondo, mira a regolamentare i flussi turistici, soprattutto nei periodi di alta affluenza, e preservare il delicato equilibrio della laguna.
Si tratta di una sperimentazione che continuerà per tutto il 2025 in giornate selezionate, e che obbliga alcuni visitatori giornalieri a versare un ticket per accedere a Venezia tra le 8.30 e le 16.00.
Le date da segnare sul calendario
In tutto, sono 54 le giornate a pagamento previste nel 2025. La prima fase va dal 18 aprile al 4 maggio, con accesso a pagamento tutti i giorni.
A seguire, il contributo sarà richiesto ogni venerdì, sabato e domenica fino alla fine di luglio, con l’aggiunta del 2 giugno, giorno festivo.
Ecco il riepilogo:
- Dal 18 aprile al 4 maggio: ogni giorno
- Dal 9 maggio al 27 luglio: ogni venerdì, sabato e domenica
- 2 giugno: incluso
Il ticket è valido solo per la città storica, quindi non è richiesto per le isole minori come Murano, Burano e Torcello, a meno che non si transiti per il centro storico.
Chi deve pagare (e chi no)
Il contributo si applica solo ai visitatori giornalieri, ovvero a chi arriva in città senza pernottare. Il costo è di:
- 5 euro per chi prenota almeno 3 giorni prima
- 10 euro per chi si registra all’ultimo minuto
Sono invece esenti dal pagamento:
- I residenti del Comune di Venezia e dell’intera Regione Veneto
- I turisti che pernottano (già soggetti alla tassa di soggiorno)
- I lavoratori, gli studenti, i proprietari di seconde case, i minori di 14 anni e altre categorie specifiche (qui la lista completa)
Tutti gli esenti (esclusi i residenti veneti) devono ottenere un QR code attraverso il portale ufficiale. In caso di controllo, è sufficiente mostrare il codice o un documento d’identità.
I controlli: dove e come
Come nel 2024, il Comune ha predisposto postazioni di verifica a piazzale Roma e presso la stazione ferroviaria Santa Lucia, i due principali varchi d’ingresso alla città. Qui, il personale controllerà se i visitatori sono in regola con il contributo.
Già nelle scorse settimane, secondo i dati del Comune di Venezia, decine di migliaia di utenti si sono registrati al portale, sia per pagare che per ottenere l’esenzione.
Una misura che fa discutere
L’obiettivo è chiaro: limitare il turismo mordi e fuggi e tutelare i residenti e l’ambiente lagunare. Secondo quanto dichiarato dal sindaco Luigi Brugnaro, la misura ha già mostrato “effetti positivi” nel 2024, contribuendo a una “gestione più sostenibile dei flussi”.
Il Comune ribadisce che il ticket non è una tassa sul turismo, ma uno strumento di regolazione. “Non vogliamo chiudere la città, ma proteggerla“, ha spiegato Brugnaro in conferenza stampa.
Per tutti i dettagli, qui il sito ufficiale del Contributo d’Accesso.
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