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Treni in Germania: non solo Frecciarossa, anche Italo ci pensa

13/11/2025

In questo articolo

Dalle due società italiane nessun commento sulla notizia apparsa sul solitamente ben informato quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine.

Non solo Frecciarossa sui binari tedeschi come scrivemmo qui: Trenitalia, oltre all’Eurotunnel, punta anche alla Germania. Anche gli Alstom di Italo potrebbero presto sfrecciare tra le città tedesche. Nel 2025 in Germania, più di un treno su due è arrivato in ritardo, mentre venti anni fa accadeva solo al tre per cento del totale. E la società che gestisce in quasi monopolio (esistono piccole compagnie private che gestiscono collegamenti regionali) la Rete e i suoi collegamenti, Deutsche Bahn ha i conti in rosso per oltre otto miliardi di euro. Si attende quindi l’ok dal governo federale, per i treni italiani, considerati più moderni, veloci e meno cari degli Ice delle DB.

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Oltre ai Frecciarossa, anche Italo sfreccerà sui binari tdeschi

Era già previsto che entro due anni i treni veloci italiani collegassero Roma a Berlino, passando per Milano, ma ora, però, FS e Italo starebbero pensando di creare due società in Germania (come già FS ha fatto in Francia con i suoi Frecciarossa o, in JV, in Spagna con Iryo), per collegamenti ogni una-due ore tra le principali città tedesche. No comment da parte delle società interessate, ma l’indiscrezione è stata pubblicata dal solitamente ben informato quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine.

Se per Stefano Donnarumma, amministratore delegato del Gruppo Fs “i rapporti con Deutsche Bahn sono ottimi”, Italo da tempo sta pensando a sbarcare all’estero (negli Usa, ad esempio) grazie anche ai capitali di MSC, la società di navigazione più grande al mondo che controlla la società.

La crisi del sistema ferroviario tedesco

Oltre ai ritardi, le infrastrutture necessitano di lavori di modernizzazione e di una spesa di oltre cento miliardi: 40 rotte critiche sono in ritardo di cinque anni sulle tempistiche e gli interventi non finiranno prima del 2035; tremila chilometri di binari sono da rifare; 800 ponti non sono in sicurezza e alcuni sono da abbattere; molte stazioni sono da ristrutturare. Un esempio è la stazione di Stoccarda, che doveva diventare sotterranea come quella di Bologna e che, invece, dopo 20 anni, ancora non è terminata e i costi sono triplicati.

Ma anche i treni italiani non sono perfetti: nel 2024 il 30 per cento dei Frecciarossa e il 20 per cento degli Italo sono arrivati in ritardo, numeri comunque migliori rispetto a quelli di Deutsche Bahn.

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