Bagaglio a mano in aereo

Turchia: multa ai passeggeri che si alzano prima dello stop dell’aereo

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La Direzione Generale dell’Aviazione Civile turca introduce sanzioni fino a 60 euro per garantire sicurezza e ordine durante lo sbarco. Le compagnie dovranno anche modificare gli annunci di bordo

In Turchia, chi si alza dal sedile prima che l’aereo abbia completato il rullaggio o raggiunto il gate rischia una multa salata. A stabilirlo è una nuova circolare della Direzione Generale dell’Aviazione Civile turca (SHGM), pubblicata il 27 maggio 2025. L’obiettivo è chiaro: aumentare la sicurezza a bordo e garantire uno sbarco ordinato, in un momento spesso critico e sottovalutato dai passeggeri più impazienti.

La misura arriva in risposta al crescente numero di episodi in cui i viaggiatori, ancora prima dello spegnimento del segnale delle cinture, si alzano, aprono le cappelliere e si riversano nei corridoi. Una pratica pericolosa, specialmente in caso di frenate improvvise, che può mettere a rischio l’incolumità dei passeggeri e ostacolare il lavoro dell’equipaggio.

Fino a 60 euro di multa: cosa prevede la circolare

Secondo quanto riportato dai principali media locali come il Daily Sabah e Hürriyet Daily News, la sanzione prevista ammonta a 2.603 lire turche, pari a circa 58,80 euro al tasso di cambio del 27 maggio 2025, secondo i dati di XE.com.

La circolare dispone che gli equipaggi di cabina avvertano i passeggeri del rischio di sanzioni e redigano un verbale in caso di infrazione. Questo documento sarà trasmesso alla Direzione Generale dell’Aviazione Civile.

Inoltre, le compagnie aeree – turche e internazionali – dovranno aggiornare i manuali operativi con annunci standardizzati e prassi specifiche. In caso contrario, potranno essere soggette a provvedimenti amministrativi da parte dell’ente regolatore.

(dal film “Ti presento i miei”)
Tratto dal film: “Ti presento i miei”

Il costo dell’impazienza

Durante l’estate, il load factor medio dei voli in entrata e uscita dalla Turchia supera il 95%, secondo gli ultimi dati dell’IATA (International Air Transport Association). Con aerei così pieni, aumentano i conflitti a bordo, soprattutto nelle delicate fasi di sbarco, quando la fretta genera tensioni tra passeggeri.

In condizioni normali, un Airbus A320 o un Boeing 737 impiega tra i 12 e i 15 minuti per essere svuotato. Tuttavia, i tempi si allungano quando l’aereo parcheggia in posizione remota e i passeggeri devono attendere le navette per raggiungere il terminal.

Una misura isolata? Le pratiche negli altri Paesi

Al momento, pochissime compagnie europee applicano procedure obbligatorie di sbarco ordinato. Un’eccezione è rappresentata da Vueling, che adotta lo sbarco per blocchi di cinque file. Nella maggior parte dei casi, però, i passeggeri si alzano appena l’aereo si ferma, ignorando la buona norma di attendere il proprio turno.

Inoltre, la carenza di spazio nelle cappelliere costringe spesso chi è seduto davanti a posizionare il proprio bagaglio più indietro. Il risultato? I passeggeri si muovono disordinatamente lungo la cabina per recuperare i bagagli, creando ingorghi e ritardi nelle operazioni di uscita.

La Turchia punta a dare il buon esempio con una normativa che punta a responsabilizzare i passeggeri e tutelare la sicurezza durante una delle fasi più sottovalutate del volo. Se la misura si rivelerà efficace, potrebbe ispirare anche altri Paesi e compagnie aeree ad adottare politiche simili.

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