Venezia conferma il ticket d’accesso 2026 per i visitatori giornalieri, uno strumento pensato per gestire il turismo mordi e fuggi e migliorare la distribuzione dei flussi. La misura entrerà in vigore dal 3 aprile 2026 e durerà 60 giornate, sei in più rispetto al 2025. La decisione è stata approvata dalla giunta comunale su proposta degli assessori al Turismo, Simone Venturini, e al Bilancio, Michele Zuin.
Il contributo riguarda esclusivamente chi entra in città senza pernottare e resta esente per residenti veneti e visitatori delle principali isole minori della laguna (Murano, Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Lido e Pellestrina).
Come funziona il ticket d’accesso a Venezia 2026
Il ticket sarà attivo dalle 8:30 alle 16:00 nelle giornate considerate più critiche dal punto di vista dei flussi turistici. Gli ingressi fuori orario non sono soggetti a pagamento.
Date ufficiali 2026:
Aprile: 3-6, 10-12, 17-19, 24-30
Maggio: 1-3, 8-10, 15-17, 22-24, 29-31
Giugno: 1-7, 12-14, 19-21, 26-28
Luglio: 3-5, 10-12, 17-19, 24-26
Costi del ticket Venezia 2026
Il sistema a due livelli prevede:
- 5 euro per chi prenota almeno 4 giorni prima della visita
- 10 euro per chi acquista il ticket nei 4 giorni precedenti
La prenotazione si effettua sul portale ufficiale del Comune (https://cda.ve.it/it/), che rilascia un QR code da mostrare agli ingressi principali: stazione di Santa Lucia, Piazzale Roma e punti di approdo dei trasporti pubblici.
Chi deve pagare e chi è esente
Il contributo è richiesto solo ai visitatori giornalieri. Le esenzioni confermate per il 2026 includono:
- Chi pernotta in città (hotel, B&B, case vacanza)
- Residenti veneti che entrano per lavoro, studio o salute
- Bambini sotto i 14 anni
- Lavoratori pendolari o turnisti
- Studenti universitari o scolastici
- Visitatori delle isole minori
- Chi transita solo in aree come Piazzale Roma, stazione ferroviaria o terminal crociere
Alcune esenzioni richiedono registrazione gratuita sulla piattaforma del contributo.
Incassi e trend turistico
Nel 2025, i 54 giorni di applicazione hanno generato 5.421.425 euro, con una media giornaliera di 13.046 pagamenti. La tariffa agevolata per prenotazioni anticipate ha coperto il 51% dei pagamenti.
Con le 60 giornate previste nel 2026, l’introito teorico potrebbe aumentare di circa 600 mila euro, ma il numero effettivo dipenderà dalle presenze turistiche, che nel 2024 avevano una media di 16.676 pagamenti giornalieri.
Critiche politiche e sindacali
La misura non è esente da polemiche. Daniele Giordano, segretario generale della Cgil Venezia, ha dichiarato:
“Il contributo non ha limitato i flussi turistici. Riproporre lo stesso modello è incomprensibile.”
Simile il giudizio di Giovanni Andrea Martini, capogruppo di Tutta la Città Insieme:
“Nessuna città d’arte applica un contributo simile. La privacy dei visitatori dovrà essere attentamente tutelata.”
Obiettivi del contributo d’accesso
Secondo l’amministrazione, il ticket serve a: limitare il turismo giornaliero non programmato. Raccogliere dati sui flussi per ottimizzare trasporti e servizi. Incentivare un turismo consapevole e distribuito. Proteggere la vivibilità del centro storico, patrimonio UNESCO
L’estensione a 60 giornate indica che il ticket Venezia 2026 è destinato a diventare uno strumento stabile della politica anti-overtourism.
Cosa cambia per i turisti
Prenotare con anticipo riduce il costo e velocizza l’accesso. Non solo, chi pernotta in città continua a pagare solo la tassa di soggiorno. Le isole minori restano escluse. Periodi affollati come Carnevale, Biennale, Ferragosto e Natale non sono interessati dal ticket.
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