Il servizio, promosso da Wizz Air come un abbonamento “illimitato”, permetteva agli utenti di volare a tariffa fissa su tutte le rotte internazionali operate dalla compagnia. L’abbonamento costava 599€ (499€ nella fase iniziale di lancio).
Tuttavia, non tutte le tratte o modalità di viaggio erano incluse: l’abbonamento copriva solo voli internazionali, non nazionali né di andata e ritorno combinati, e richiedeva che la prenotazione fosse fatta almeno 72 ore prima della partenza. Inoltre, l’abbonamento includeva solo un bagaglio a mano piccolo, e non garantiva la disponibilità di posti su tutti i voli.
Le contestazioni dell’Antitrust
L’AGCM ha contestato a Wizz Air diversi aspetti problematici legati alla comunicazione e alle clausole contrattuali:
- Informazioni pre-contrattuali incomplete e ambigue
Durante le campagne promozionali, Wizz Air avrebbe presentato l’offerta come illimitata, ma avrebbe nascosto o poco valorizzato alcune limitazioni chiave. Secondo l’Authority, i consumatori non ricevevano dettagli chiari su: le “finestre temporali” in cui era possibile prenotare i singoli voli; il numero e la tipologia di posti riservati agli abbonati su ciascun volo; altre restrizioni nell’utilizzo dell’abbonamento. - Clausole vessatorie nel contratto
L’analisi delle condizioni generali ha evidenziato termini che l’Antitrust ha giudicato squilibrati: Wizz Air si riservava il diritto di modificare unilateralmente le condizioni del servizio o addirittura interromperlo, senza dover motivare adeguatamente la decisione né prevedere tutele per l’abbonato. Le clausole ostacolavano il rimborso pro rata, cioè la restituzione proporzionale dell’importo per il periodo non goduto, in caso di sospensione o cessazione del servizio. Era limitato anche il diritto di recesso per l’utente, anche quando l’aeroporto scelto come hub dall’abbonato veniva interessato dalla sospensione del servizio. Questi termini creavano, secondo l’AGCM, “un significativo squilibrio” tra i diritti degli utenti e gli obblighi di Wizz Air.
Conseguenze e misure imposte
Oltre alla sanzione pecuniaria, l’Autorità ha ordinato a Wizz Air di pubblicare un estratto del provvedimento sul proprio sito web per garantire maggiore trasparenza nei confronti di clienti attuali e potenziali.
La multa mira anche a scoraggiare in futuro campagne di marketing potenzialmente fuorvianti nei confronti dei consumatori.
I diritti degli abbonati
Cosa possono fare ora gli abbonati? Potrebbero avere diritto a richiedere un rimborso proporzionato (pro rata) per il tempo in cui non hanno potuto usufruire pienamente del servizio.
Inoltre, l’azione dell’AGCM rafforza la tutela dei consumatori in casi in cui abbonamenti “illimitati” nascondano limitazioni rilevanti: è un richiamo alle compagnie aeree affinché comunichino in modo trasparente le condizioni reali delle offerte.
Per Wizz Air, la multa di mezzo milione di euro è un campanello d’allarme importante, che potrebbe influire sulle strategie di marketing del vettore.
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