Il viaggio di lavoro non è mai solo una trasferta. È una corsa tra appuntamenti, mail, check-in, fusi orari e camere sempre diverse da capire in fretta. È proprio per rispondere a queste esigenze – concrete, quotidiane – che la tecnologia sta entrando con discrezione nel mondo dell’hospitality business. E lo fa attraverso una voce: quella di Alexa, l’assistente vocale di Amazon.
Da semplice supporto domestico, Alexa è diventata uno strumento utile anche in hotel, grazie alla piattaforma Alexa Smart Properties for Hospitality, pensata per strutture ricettive che vogliono offrire un servizio moderno, personalizzato e accessibile.
E in Italia, il primo progetto concreto è già realtà: al Best Western Plus Hotel De’ Capuleti di Verona, tutte le camere sono dotate di assistente vocale. Non si tratta di un esperimento: i numeri dimostrano che funziona, e piace davvero.
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Cosa può fare Alexa in hotel per chi viaggia per lavoro
Ecco un elenco chiaro – e reale – di tutto quello che puoi chiedere ad Alexa durante una trasferta business:
1. Organizzare la giornata
- Imposta sveglie: “Alexa, svegliami alle 6:30”
- Crea promemoria: “Ricordami la call con Milano alle 15”
- Timer rapidi: per docce lampo o preparazioni prima di uscire
2. Gestire la camera
- Controlla luci: “Abbassa le luci” o “Accendi tutto”
- Chiudi/apri tende: “Chiudi le tende”
- Regola la temperatura: “Imposta il condizionatore a 22 gradi”
- Accendi TV e musica: “Metti una playlist rilassante”
3. Richiedere servizi
- Servizio in camera: “Alexa, portami un caffè”
- Taxi: “Prenota un taxi per le 8:30”
- Extra: “Ho bisogno di un asciugamano” – “Portami un ferro da stiro”
4. Ottenere informazioni utili
- Wi-Fi: “Qual è la password del Wi-Fi?”
- Meteo e traffico: “Com’è il traffico per l’aeroporto?” – “Che tempo fa domani?”
- Suggerimenti locali: “Quali ristoranti ci sono qui vicino?”
5. Aggiornarsi in tempo reale
- Notizie del giorno: “Dimmi le ultime notizie di economia”
- Cambio valuta: “Qual è il cambio euro-dollaro?”
- Aggiornamenti personalizzati: su finanza, sport, tech
6. Rilassarsi (o concentrarsi)
- Musica da Spotify o Amazon Music
- Podcast, radio e suoni ambientali
- Ideale per rilassarsi dopo una giornata di lavoro o concentrarsi prima di una presentazione
7. Parlare nella propria lingua
- Alexa capisce e risponde in più lingue, perfetto per chi viaggia all’estero o lavora in ambienti internazionali.
8. Check-out con la voce
- Se l’hotel lo consente: “Alexa, voglio pagare il conto”
- Risparmi tempo e file alla reception
Il caso concreto di Verona: più di 14.000 interazioni vocali in 3 mesi
Il Best Western Plus Hotel De’ Capuleti è stato il primo hotel italiano del gruppo BWH a dotare ogni camera di Alexa.
Nei primi 90 giorni di utilizzo, gli ospiti hanno usato l’assistente vocale oltre 14.000 volte.
Le richieste più frequenti?
- Impostazione di sveglie
- Controllo delle luci
- Richiesta password Wi-Fi
- Informazioni su orari e spostamenti
I dati sono chiari: l’adozione è naturale e apprezzata, in particolare dai viaggiatori d’affari. E per questo il gruppo BWH ha già avviato l’estensione del servizio in altre città italiane, da Roma a Rapallo, da Rovigo a San Bonifacio.
E la privacy? Nessun problema
Una delle domande più comuni è: “Alexa registra tutto?”
La risposta è no. La versione di Alexa pensata per l’hospitality è progettata per rispettare la privacy degli ospiti:
- Non è collegata al tuo account Amazon personale
- Non registra né conserva le conversazioni vocali
- Tutte le preferenze vengono eliminate al check-out
- Gli altoparlanti non hanno videocamere e possono essere disattivati manualmente
È un’interazione sicura, controllata e completamente anonima.
Un vantaggio anche per gli hotel
Infine, l’introduzione di Alexa non è solo una coccola tech per l’ospite. È anche un investimento intelligente per gli albergatori:
- Riduce il carico sulla reception
- Snellisce i tempi di risposta ai clienti
- Promuove servizi extra (in modo non invasivo)
- Dà all’hotel un’immagine innovativa e attenta al comfort reale
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