I viaggi in aereo sono una componente fondamentale del Business Travel, con caratteristiche che li rendono molto diversi da quelli dedicati al leisure e ai privati.
Dall’indagine condotta dalla redazione di BusinessMobility.Travel, su 102 aziende italiane, e presentata durante l’evento Beyond The Borders, emergono le difficoltà che si trovano ad affrontare i Travel Manager e le strategie attuate da TMC e vettori per risolverle.
Nel corso della serata, a parlare di vettori e viaggi in cielo, ci sono stati coloro che con i vettori aerei ci lavorano quotidianamente: l’esperto David Jarach, Executive Chairman di diciottofebbraio e docente di Marketing e Pricing Analytics all’Università Bocconi; Federica Fucà, Responsabile Travel di Terna Spa e Lara Roma, Senior Sales Manager Aviareps.
Le criticità dei viaggi in aereo
Il 50% dei Travel Manager che hanno risposto alla nostra survey, segnalano tra le maggiori criticità ritardi (30%) e cancellazioni (20%). Federica Fucà, per l’occasione portavoce della categoria, aggiunge anche il fastidio fenomeno dell’overbooking, che comporta un grattacapo non da poco, considerato lo scarso tempismo con cui l’impossibilità d’imbarco viene comunicata. A ostacolare i voli dei passeggeri business anche le connessioni scomode (12%), i cambi di data/orario (10%) e le riprotezioni (10%).
Se fino a qui abbiamo parlato di problemi che si collocano al gate, non mancano i mal di testa anche in aeroporto e al momento della prenotazione. Il 6% del campione denuncia l’accesso limitato alle lounge, il 4% lamenta procedure di controllo lente e il 3% lunghi tempi di attesa al check-in. Pesano, infine, i costi elevati (2%) e le tariffe base no ancillary/fast track (1%).
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Bene la comunicazione con il vettore
Di fronte a tale panorama, così come spiegatoci anche da Lara Roma, la più grande sfida per i vettori aerei è quella di essere in grado di comunicare e gestire per tempo con i clienti Business in caso di problematiche relativi ai viaggi prenotati. La maggior parte dei nostri Tavel Manager, da questo punto di vista, si ritiene soddisfatto: il voto più comune è quello di 4 su 5 (44%). Oltre alle comunicazione per ritardi, cancellazioni e altre disruption durante il viaggio, è buono il giudizio anche per la risoluzione di problematiche post-viaggio, con una soluzione proposta in meno di 3 giorni per il 42% degli interpellati, addirittura in meno di 24 ore per il 14% del panel.
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